Economia - 22 ottobre 2019, 18:00

Piano Juncker: forte impatto sull'occupazione e la crescita nell'UE

Il piano Juncker ha contribuito a riportare l'Europa su un percorso di crescita e ha stimolato l'occupazione; ha incrementato il PIL dell'UE dello 0,9 % e creato 1,1 milioni di nuovi posti di lavoro. Grazie al piano Juncker, entro il 2022 il PIL dell'UE sarà aumentato dell'1,8 %, con 1,7 milioni di posti di lavoro in più. Attualmente il piano finanzia più di un milione di PMI.

Il piano di investimenti per l'Europa, il cosiddetto piano Juncker, ha avuto un ruolo chiave nel promuovere la crescita e l'occupazione nell'UE. Gli investimenti del Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI), con il sostegno del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) del piano Juncker, hanno aumentato dello 0,9 % il prodotto interno lordo (PIL) dell'UE e creato 1,1 milioni di nuovi posti di lavoro rispetto allo scenario di riferimento. Grazie al piano Juncker, entro il 2022 il PIL dell'UE sarà aumentato dell'1,8 %, con 1,7 milioni di posti di lavoro in più. Sono questi gli ultimi calcoli del Centro comune di ricerca (JRC) e del dipartimento di economia del Gruppo BEI, basati sugli accordi di finanziamento che risultavano approvati a fine giugno 2019.

Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato: "Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissi: riportare l'Europa su un percorso di crescita solida e stimolare l'occupazione. Entro il 2022 il piano Juncker avrà creato 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro nel mercato occupazionale dell'UE, con un aumento del PIL dell'UE dell'1,8 %. Ho sempre detto che il piano non era una panacea, ma con più di un milione di piccole imprese che ottengono finanziamenti ai quali prima non potevano accedere, possiamo andarne fieri."

Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: "Quanta strada dai primi progetti del 2015! Oggi l'economia europea è tornata a crescere e il piano di investimenti avrà un impatto che dura nel tempo. Più di un milione di piccole imprese beneficiano dei progetti finanziati finora, che ci aiutano nella transizione verso un'economia circolare, sostenibile e a basse emissioni di carbonio. Sono orgoglioso di affermare che abbiamo tenuto fede alla nostra priorità numero uno: mobilitare fondi privati per il bene comune."

Werner Hoyer, presidente del Gruppo Banca europea per gli investimenti, ha dichiarato: "Quando abbiamo discusso per la prima volta di questa iniziativa cinque anni fa, molti erano scettici. È difficile credere che uno strumento finanziario possa creare posti di lavoro nell'ordine del milione o sostenere un milione di imprese. Eppure, gli ultimi calcoli dimostrano che abbiamo fatto bene a portare avanti le nostre idee. Il piano Juncker ha avuto un impatto notevole sull'economia e sulla vita in generale in tutta Europa: ha sostenuto progetti ecosostenibili e rispettosi del clima, l'innovazione e una società più equa, e continuerà a farlo anche quando io e Jean-Claude saremo in pensione da un po'."

Effetti a lungo termine

Oltre all'incidenza diretta che ha avuto sull'occupazione e sulla crescita del PIL, il piano Juncker avrà anche un impatto macroeconomico a lungo termine sull'UE. Guardando al 2037, saranno ancora evidenti i benefici delle operazioni del piano Juncker: un milione di nuovi posti di lavoro e un aumento del PIL dell'UE dell'1,2 %. La migliore connettività e la maggiore produttività derivanti dai progetti sostenuti dal piano Juncker stanno contribuendo a rafforzare la competitività e la crescita dell'Europa nel lungo periodo.

Promuovere gli investimenti e sostenere le PMI

A partire da ottobre 2019 il piano Juncker dovrebbe mobilitare 439,4 miliardi di € di investimenti aggiuntivi in tutta l'UE. Più di un milione di start-up e piccole imprese dovrebbero ora beneficiare di un migliore accesso ai finanziamenti.

Il 70 % circa degli investimenti previsti provengono da risorse private, il che significa che il piano Juncker ha conseguito anche l'obiettivo di mobilitare gli investimenti privati. 

Chi ha ricevuto i finanziamenti?

Grazie al sostegno del piano Juncker, la BEI e la sua controllata per il finanziamento delle piccole imprese, il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), hanno approvato il finanziamento di quasi 1 200 operazioni e stanno mettendo capitale di rischio a disposizione di più di un milione di start-up e di PMI in un'ampia gamma di settori in tutti i 28 Stati membri.

In ordine di investimenti generati dal FEIS in rapporto al PIL, a ottobre 2019 i primi paesi sono la Grecia, l'Estonia, il Portogallo, la Bulgaria e la Polonia. I progetti del piano Juncker spaziano da un'infrastruttura paneuropea per la ricarica ad alta velocità dei veicoli elettrici a una società di gestione dei rifiuti alimentari in Romania, al reinserimento nel mondo del lavoro di ex militari nei Paesi Bassi. Le schede informative per paese e per settore forniscono una panoramica più dettagliata e ulteriori esempi di progetti.

Quali sono stati i benefici del piano Juncker per i cittadini e le imprese?

Oltre al finanziamento di progetti innovativi e delle nuove tecnologie, il piano Juncker ha sostenuto altri obiettivi dell'UE, ad esempio per quanto riguarda le politiche nel settore sociale, del clima e dei trasporti. Grazie al piano Juncker:

·         più di 10 milioni di famiglie hanno accesso alle energie rinnovabili;

·         20 milioni di europei beneficiano di migliori servizi sanitari;

·         182 milioni di viaggiatori all'anno usufruiscono di migliori infrastrutture urbane e ferroviarie.

Per un quadro completo dei benefici consultare la relazione annuale 2018 sulle operazioni all'interno dell'UE della Banca europea per gli investimenti.

Impatto sull'azione per il clima

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici del piano Juncker sostiene idee innovative per proteggere il pianeta. I progetti finanziati dal Gruppo BEI nell'ambito del piano Juncker dovrebbero mobilitare 90,7 miliardi di € di investimenti a favore dell'azione per il clima: edifici a energia zero, parchi eolici, progetti nel settore dell'energia solare, docce a risparmio idrico, autobus ecologici e illuminazione a LED.

Servizi di consulenza personalizzati e un luogo di incontro online

Un altro importante obiettivo del piano Juncker è contribuire a far decollare i progetti. Il polo europeo di consulenza sugli investimenti fornisce assistenza tecnica e consulenza ai progetti in fase iniziale. Dal suo avvio nel 2015, il polo ha gestito più di 1 400 richieste da parte di promotori di progetti in tutti i paesi dell'UE; di questi, più di 400 hanno beneficiato di servizi di consulenza personalizzata e più di 50 progetti sono già stati inseriti nel portafoglio prestiti della BEI, come l'ammodernamento del sistema di illuminazione stradale di Vilnius, al fine di renderlo più efficiente sotto il profilo energetico. Il progetto, che ha ricevuto anche un prestito garantito dal FEIS di 21,6 milioni di €, dovrebbe ridurre il consumo di elettricità e i costi del 51 %, con un risparmio di circa un milione di € all'anno. Il risparmio energetico è equivalente al consumo energetico medio di quasi 3 100 famiglie.

Inoltre, a settembre 2019, 890 progetti figuravano nel portale dei progetti di investimento europei, un luogo di incontro online tra i promotori di progetti e gli investitori. I progetti coprono tutti i principali settori dell'economia dell'UE, con proposte di investimento per un importo complessivo di 65 miliardi di €. Da quando sono stati pubblicati sul portale, più di 60 progetti hanno ottenuto finanziamenti. Il portale offre anche servizi aggiuntivi, come l'organizzazione di occasioni di incontro tra i soggetti interessati.

Contesto

Il piano di investimenti per l'Europa, il cosiddetto piano Juncker, è stato lanciato nel novembre 2014 per invertire il calo tendenziale dei livelli già bassi degli investimenti e per rilanciare l'economia dell'Europa. I tre obiettivi del piano erano rimuovere gli ostacoli agli investimenti, dare visibilità e assistenza tecnica ai progetti d'investimento e fare un uso più intelligente delle risorse finanziarie. Il Fondo europeo per gli investimenti strategici è una garanzia di bilancio dell'UE che consente al Gruppo BEI di finanziare un maggior numero di progetti, spesso più rischiosi.

Generalmente i finanziamenti vanno a progetti molto innovativi o a piccole imprese prive di storia creditizia, oppure raggruppano esigenze infrastrutturali più piccole per settore e zona geografica. Il piano Juncker consente al Gruppo BEI di finanziare un numero maggiore di operazioni dal profilo di rischio più elevato rispetto a quanto sarebbe stato possibile senza il sostegno della garanzia del bilancio dell'UE e di raggiungere nuovi clienti: tre su quattro dei beneficiari del piano Juncker sono infatti nuovi clienti della banca.

Il 18 aprile 2019 il Parlamento europeo ha dato il via libera a InvestEU, il programma che succederà al piano Juncker nel prossimo quadro finanziario pluriennale.

La valutazione dell'impatto macroeconomico è un lavoro congiunto del dipartimento di economia della BEI e del Centro comune di ricerca della Commissione (JRC), fondato su una metodologia consolidata, pubblicata e oggetto di valutazione inter pares sviluppata dal JRC. I dettagli della modellizzazione sono contenuti nella relazione sull'impatto di giugno 2018.

Per ulteriori informazioni

L'impatto del piano Juncker sull'occupazione e la crescita: scheda informativa

BEI/JRC 2019: valutazione dell'impatto macroeconomico del Gruppo BEI

Schede informative del piano Juncker per paese e per settore

Elenco completo dei progetti FEIS della BEI

La BEI su Twitter: @EIB

InvestEU su Twitter: #InvestEU 

C.S.