Integrazione e condivisione: queste le parole chiave dell'iniziativa andata in scena iera ai Giardini Luzzati e organizzata da Linea Condivisa, ANGLAD e Art.Ebi in occasione della "Giornata mondiale del migrante e del rifugiato" .
Un pomeriggio fitto di iniziative, dalla "Maratonda" delle 15 in cui sono state condivise "a staffetta" le esperienze delle organizzazioni virtuose che operano nel nostro territorio, ai "Creative workshop" dove i giovani dai 6 anni in su si sono cimentati in laboratori ludici e didattici, dal dibattito pubblico "Parole condivise" tra Mirko Anzalone, Simohamed Kaabour e l’Imam Salah Hussein, fino all'area "village" con gli stand espositivi dei partner dell'evento.
Anche in serata non sono mancate le attività, tra le esibizioni canore di Jo Choneca e quelle di ballo di Dadoblù e Art.Ebi. A concludere l'iniziativa una “Cena Condivisa” oltre le aspettative.
"Siamo rimasti travolti dall'entusiasmo con cui la cittadinanza e le associazioni che hanno collaborato con noi per la riuscita dell'evento hanno risposto alla nostra proposta - dichiarano gli organizzatori Iole Murruni, presidente di Linea Condivisa, e Mirko Anzalone, membro del gruppo scuola e politiche sociali - Abbiamo dovuto aggiungere più di un tavolo alla “Cena condivisa”, abbiamo raccolto spunti di riflessione estremamente interessanti, abbiamo risposto a più domande possibili per combattere la disinformazione e ora vogliamo raccogliere quanto ascoltato e realizzato oggi per elaborare nuove proposte".
"L'iniziativa è nata per rispondere a un bisogno della cittadinanza - spiega il consigliere regionale Gianni Pastorino, fra i promotori della manifestazione - perché su immigrazione e accoglienza un intero partito ha fatto campagna elettorale facendo leva sulla disinformazione e sulle paure delle persone. E anche se adesso questo partito non è più al governo, la confusione sul tema e la necessità di fare chiarezza resta". "Perché il problema esiste da anni, da quanto si è cominciato a parlare di emergenza. La politica non ha mai supportato adeguatamente chi lavora in questo ambito, lasciando un'enorme confusione a livello normativo - prosegue il consigliere Pastorino - Lo Stato dovrebbe occuparsi dell'accoglienza dei richiedenti asilo, senza appoggiarsi interamente alla virtuosità degli enti o al volontariato".
"Bisogna dimostrare solidarietà verso chi scappa da guerre, desertificazione, fame e povertà estrema. Ma resta fondamentale offrire a queste persone la possibilità di essere accolti con dignità e rispetto, tanto per loro stessi quanto per le comunità che li ospitano, favorendo uno scambio alla pari fatto di restituzione e incontro - concludono gli organizzatori - Quello di ieri è un ottimo punto di partenza, l'inizio di un progetto che speriamo arrivi a migliorare quello che oggi è troppo spesso visto come un problema, ma che può trasformarsi in una risorsa di valore, umano prima di tutto, per lo sviluppo del nostro territorio".