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Attualità | 30 settembre 2019, 16:35

Intesa Sanpaolo apre un asilo nido nelle unità operative complesse di ematologia ed oncologia del Gaslini

L’iniziativa prosegue lo sviluppo del Programma Educativo Intesa Sanpaolo per bambini lungodegenti, già avviato con significativi risultati presso i reparti di oncologia di ospedali di eccellenza a Torino, Napoli, Monza, Padova e Bologna

Intesa Sanpaolo apre un asilo nido nelle unità operative complesse di ematologia ed oncologia del Gaslini

Intesa Sanpaolo ha inaugurato oggi a Genova l’asilo nido per i piccoli pazienti delle Unità Operative Complesse Ematologia ed Oncologia dell’Istituto Giannina Gaslini I.R.C.C.S. di Genova.

All’inaugurazione, che ha voluto offrire ai piccoli degenti un momento di serenità e gioco, sono intervenuti Francesca Fassio, Assessore alle Politiche Socio Sanitarie, Famiglia e relativi Diritti del Comune di Genova, Pietro Pongiglione, Presidente dell’Istituto Gaslini, Paolo Petralia, Direttore Generale del Gaslini, Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo, Luca Caló, Responsabile Coordinamento Territoriale Prodotti e Segmenti, Direzione Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo e Ilaria Malinverni, Direzione generale di Età Insieme Cooperativa Sociale Onlus.

L’apertura rientra nel Programma educativo Intesa Sanpaolo per bambini lungodegenti, grazie al quale il Gruppo offre gratuitamente il servizio di asilo nido ai bambini da 0 a 36 mesi lungodegenti presso i reparti di oncologia di ospedali di eccellenza. È il sesto asilo nido che Intesa Sanpaolo apre all’interno di un ospedale pediatrico, dopo il Regina Margherita di Torino nel 2017, a cui sono seguiti il Santobono Pausilipon di Napoli, il San Gerardo di Monza, l’Azienda Ospedaliera di Padova e il Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna. Con questo programma di interventi Intesa Sanpaolo intende rispondere alle esigenze educative e di socializzazione dei bambini ricoverati, tenendo conto dei fattori che possono influenzare in modo significativo il loro sviluppo e al bisogno reale di supporto delle famiglie dei piccoli lungodegenti.

La fascia di età sino ai 36 mesi è molto delicata perché il bambino acquisisce competenze e abilità importanti su tutti i piani, da quello motorio a quello cognitivo e affettivo-relazionale. La malattia, le pesanti cure e la lungodegenza interrompono questo processo causando nei bambini isolamento sociale e psicologico. Per consentire ai bambini di proseguire un normale percorso di crescita anche all’interno dell’ospedale, il servizio è curato da educatori specializzati e qualificati, sulla base di specifici progetti, ed è svolto nel rispetto delle indicazioni ricevute dal personale sanitario. Il Programma educativo interviene sull’unica fascia di età (0-36 mesi) non ancora coperta da un progetto pubblico dedicato, operando quindi costruttivamente in una logica di sussidiarietà.

L’esperienza avviata ha registrato significativi risultati, evidenziando come il servizio di asilo nido sia in grado di aiutare concretamente i bambini e i genitori, rappresentando una valida promessa di vita futura e una salvaguardia di quella attuale.

Il servizio educativo è affidato a Età Insieme - Società Cooperativa Sociale Onlus, aderente al Consorzio PAN - Servizi per l’infanzia, primo network italiano di servizi per l’infanzia senza fini di lucro istituito da Intesa Sanpaolo insieme a importanti reti dell’imprenditoria sociale con l’obiettivo di garantire servizi per l’infanzia di qualità certificata a livello europeo.

Con questo importante progetto la Banca intende così ribadire il suo impegno a favore delle persone e dei territori in cui opera.

Redazione

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