"Una mattina ero di ottimo umore leggendo le parole del ministro De Micheli sulla Gronda, che avrebbe dovuto partire subito; poi il giorno dopo mi sono svegliato di pessimo umore vedendo che gli alleati di governo l'avevano già messa dietro la lavagna come gli scolari discoli, dicendo che della Gronda non si parla".
Così il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti a margine del 59° Salone Nautico inaugurato questa mattina. "Sento viaggiare sulle nostre teste la revisione di un progetto che, oltre ad apportare modifiche sostanziali, prevedrebbe altri anni di approfondimenti, nuovi progetti e passaggi burocratici, ed è tutto da dimostrare che sarebbe qualcosa di più efficace - ha proseguito - Dopo 15 anni di dibattiti pubblici, approfondimenti, seminari, studi, simposi e quant'altro oggi c'è una sola rivoluzione da fare in questa città: aprire il cantiere della Gronda che è già liberato degli abitanti e delle aziende, perché Regione ha già effettuato gli espropri per oltre 50 milioni di euro. I cittadini italiani stanno già pagando un'opera che non è ancora iniziata e temo che, se il clima resterà questo, non verrà cominciata neanche nei prossimi mesi".
Il presidente ha fatto alcune considerazioni anche sul ribaltamento a mare e su altre progetti infrastrutturali prioritari per la Liguria. "Il ribaltamento a mare - ha detto - è un progetto al quale crediamo molto e da molto tempo, che porterà a Genova il principale cantiere del Mediterraneo per le navi da crociera ospitando in questa città l'azienda leader nel mondo del settore, un settore in grande espansione. Occorrono investimenti governativi: noi abbiamo fatto la nostra parte fino in fondo, come l'abbiamo fatta sulla Gronda e sul passante di Genova. Abbiamo bisogno di un Governo che dia risposte, che metta mano al portafoglio e che sostenga le imprese italiane, come Fincantieri che è stata respinta in Francia da Macron e che vuole espandersi nel nostro paese, che anche quest'anno assume giovani in Liguria e in Italia. Con il ministro oggi parleremo anche di altre cose di cui questa regione ha bisogno e che spero si possano programmare di comune accordo: il raddoppio della ferrovia di ponente, la pontremolese al servizio del porto di Spezia, diverse opere infrastrutturali. I nostri porti nonostante la tragedia del Morandi hanno toccato picchi record sia per i contenitori sia per i crocieristi: hanno bisogno di una risposta adeguata in termini di infrastrutture per essere competitivi. C'è bisogno insomma di risposte: mi auguro che questo governo sia in grado di darle".