Economia - 19 settembre 2019, 13:36

Excelsior: crescono anche a Genova le assunzioni programmate

Il 19,2% delle imprese vuole assumere 17.050 dipendenti fra settembre e novembre (+11,8% rispetto al 2018)

Unioncamere ha diramato oggi i risultati del sistema informativo Excelsior  - realizzato in collaborazione con ANPAL -  per il periodo settembre/novembre: in provincia di Genova, su 17.670 imprese con dipendenti, circa il 19,2% prevede nuove assunzioni, delle quali quasi il 24% negli altri servizi, il 21% nel manifatturiero, il 19% nel turismo, il 16% nelle costruzioni e il 14% nel commercio.

“Si tratta – commenta il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia – di un importante segnale di fiducia da parte delle nostre imprese, che a sua volta potrà avere ripercussioni positive sull’andamento economico generale a Genova e in Liguria.

Le entrate programmate tra settembre e novembre 2019 ammontano a 17.050 (+11,8% rispetto allo stesso periodo del 2018), di cui 10.810 tra ottobre e novembre: tra le figure professionali più richieste dalle imprese troviamo al primo posto il personale non qualificato nei servizi di pulizia (1.910), a seguire cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (1.840) e personale di amministrazione, segreteria e servizi generali (1.250).

 Tra le professioni più difficili da reperire le imprese segnalano i tecnici in campo informatico (il 53,9% delle entrate previste), i progettisti ed ingegneri (53,8%) e i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (52,0%).

Rispetto alla classe dimensionale delle imprese, il 47,2% delle entrate previste nel trimestre riguarderà quelle con meno di 50 dipendenti, il 28,1% le imprese con 50-249 dipendenti e il 24,7% quelle con oltre 250 dipendenti. Diploma (34%) e qualifica professionale (26%) sono i titoli di studio più richiesti, in linea con la media nazionale regionale. Il 29% delle entrate previste riguarderà giovani con meno di 30 anni.

Rispetto alla tipologia contrattuale proposta, il 29% delle entrate avrà un contratto a tempo indeterminato: era il 25% nello stesso periodo dell’anno scorso.

 

Comunicato stampa