Innovazione - 01 settembre 2019, 16:25

La novità delle ‘stoviglioteche’ per limitare l’utilizzo della plastica

Basta feste di compleanno e party con montagne di rifiuti indifferenziati: si amplia l’utilizzo di ampi servizi lavabili e riciclabili, che vengono presi a noleggio. L’esperienza ligure di Rita Repetto

Passata la festa… gabbato l’ambiente. Quante volte, alla fine di un party, abbiamo visto spuntare gli enormi sacchetti neri dell’immondizia, dove puntualmente sono finiti tutti i rifiuti, in maniera indifferenziata: piatti, posate e bicchieri di plastica, bottigliette e bottiglie in vetro, tovaglioli di carta, la frazione organica, l’indifferenziato. Tutto gettato insieme, alla faccia di una raccolta rispettosa della natura e di un conferimento dei rifiuti fatto con maggiore criterio.

Ma tutto questo si può evitare e gli esempi virtuosi, in questo senso, non mancano. La novità che riguarda un po’ tutta l’Italia si chiama ‘stoviglioteca’: dopo i bicchieri di plastica che vengono dati dietro richiesta di una cauzione nelle principali discoteche e ai concerti (si può scegliere di tenerlo, e spesso rappresenta pure un ricordo, oppure di riportarlo al bancone e vedersi restituiti i soldi), ecco che piatti, bicchieri e posate in plastica si possono prendere a ‘noleggio’ e poi, passata la festa, restituiti ai legittimi proprietari, dopo aver opportunamente lavato il tutto. Così nella spazzatura finisce solo la frazione umida, l’ambiente ne trae giovamento e adulti e bambini imparano a non abusare della plastica e a utilizzare correttamente i materiali.

Tra le tante iniziative legate al concetto di ‘plastic free’, quella della ‘stoviglioteca’ è senza dubbio una delle più originali. In Liguria, ad esempio, ne esiste una a Chiavari: se ne occupa la simpatica e sempre piena di energie Rita Repetto, attraverso la sua associazione Yoga Home, che ha sede in corso Valparaiso.

“La nostra ‘stoviglioteca’ - afferma - nasce a Chiavari, presso Yoga Home: si tratta di un prestito di un kit di piatti, bicchieri, posate e caraffe lavabili, atossiche, in plastica dura, a tutte quelle famiglie che vogliono organizzare feste ecologiche per i loro bambini. Riutilizzare per risparmiare, astenersi dal superfluo, rendere il mondo dei nostri figli migliore ma soprattutto per limitare e ridurre l’uso di plastica usa e getta, cosi dannosa per il nostro pianeta: ecco quali sono gli obiettivi che cerchiamo di perseguire attraverso la nostra iniziativa”.

‘Yoga Home’, si diceva, si trova in corso Valparaiso, al civico 90, interno 20. “Il kit - prosegue Rita Repetto - può arrivare a coprire tranquillamente una festa con una sessantina di invitati. Comprende: una caraffa, sessanta piatti, trenta bicchieri, una ciotola grande, cinque ciotole piccole, diciotto posate lavabili di plastica dura, colorata e atossica, ovvero senza bisfenolo. Per ottenere la ‘stoviglioteca’ in prestito è possibile contattare il numero 392 1560551 e poi ritirare il tutto in orari concordati. Il costo è di due euro, e si può tenere il kit per una settimana al massimo. Le stoviglie vanno riportate dopo esser state lavate in lavastoviglie e perfettamente asciutte. Se qualche piatto o bicchiere viene perso o danneggiato, dev’essere sostituito con uno simile. L’importante è che non vengano utilizzati coltelli sui piatti, perché altrimenti si rigano. Noi non abbiamo la pretesa di cambiare il mondo, ma vogliamo dare un piccolo grande segnale, attraverso un progetto che aiuta a rendere le feste scolastiche, di compleanno, tra amici più ecologiche e, inoltre, stimola la coscienza ambientale delle persone, in particolare dei ragazzi”.

Meno rifiuti prodotti, quindi, e meno plastica rilasciata nell’ambiente. “L’idea? Tempo fa - ricorda Rita Repetto - abbiamo aperto su Facebook la pagina ‘Famiglia rifiuti zero’. Io su questi temi sono sempre stata molto sensibile e interessata. Poi, ho sentito parlare delle ‘stoviglioteche’ e ho pensato di metterne su una, che ho ovviamente un po’ personalizzato in base alla mia fantasia. Ritengo che questo tipo di iniziativa abbia moltissimi margini di crescita. Dobbiamo esser brave noi a comunicarlo, a farlo sapere a più persone possibili. Nelle scuole, anche grazie alle varie chat, inizia a girare la voce. E poi due euro sono una cifra veramente irrisoria”.

La ‘stoviglioteca’, si diceva, è una pratica tutta italiana. Ne ha parlato, nelle scorse settimane, attraverso un bel servizio, il portale online ‘Terra Nuova’, che affianca il mensile cartaceo.

C’è, ad esempio, la storia di Raffaele Timpano, volontario dell’associazione Rusko di Bologna, che racconta: “Eravamo stanchi di produrre una montagna di rifiuti dopo una festa di compleanno o un rinfresco con amici. Volevamo trovare un diverso modo di stare insieme e di festeggiare”. Così nel maggio scorso l’associazione Rusko, ha partecipato a un bando del quartiere Porto Saragozza proponendo una ‘stoviglioteca’. “Grazie ai fondi, stiamo pensando di acquistare kit di stoviglie da sessanta pezzi, e stiamo valutando i vari materiali: forse ci orienteremo all’acciaio, oltre a piccoli elettrodomestici come estrattori e spremiagrumi. L’obiettivo è sperimentare la ‘stoviglioteca’ con due eventi già in autunno”.

Si viene a sapere poi che, a Nonantola, comune da quindicimila anime in provincia di Modena, la ‘stoviglioteca’ è stata acquistata direttamente dall’amministrazione comunale: “Sono trecento coperti, in plastica dura lavabile, acquistati grazie ad un bando regionale per la riduzione dei rifiuti (Atersir) - piega il neo-assessore all’ambiente Elena Piffero, mamma di tre bimbi - Durante l’estate sono utilizzati nelle sagre o feste grandi, ma da ottobre potranno essere usati anche dai privati suddividendo il kit grande in piccoli kit da 30 stoviglie l’uno”.

Semplice, geniale e, soprattutto, estremamente green. Yoga Home di Rita Repetto ci crede fortemente: “Speriamo che arrivino sempre più richieste. Noi, in questo senso, cercheremo di dare una bella spinta a livello di comunicazione”.

Usa e getta addio. E non solo. Perché a Yoga Home fanno, evidentemente, dei comportamenti virtuosi la propria bandiera. “Tra le altre iniziative, un’altra del ciclo ‘plastic free’: a chi porta cinque bottiglie di plastica, viene regalato un libro. I contatti possono essere presi al numero 328 3682756, che funziona solo tramite Whatsapp. Inoltre, il prossimo 12 ottobre, daremo vita all’evento ‘Non lo uso, lo baratto’, sempre per diffondere la cultura del riuso di libri e di abiti”. Appuntamento alle ore 16,30, nella sede di Yoga Home, con le insegnanti Rita e Roberta.

“Cerchiamo - dicono le organizzatrici - di far uscire lo yoga dal tappetino per farlo diventare uno stile di vita: vorremmo abbracciare un approccio all’esistenza più snello, frugale e semplice. Ci piacerebbe limitare il consumismo sfrenato e l’ossessione per le apparenze in nome di una scoperta (o riscoperta) di valori più profondi, autentici e ed essenziali. Ecco quindi un altro tentativo, la giornata del baratto. Dal 7 ottobre, infine, inizio ai corsi di yoga”.

Sono tutte gocce, ma goccia dopo goccia, secchio dopo secchio, il mare si riempie. Passa la festa, si gabba il santo… ma l’ambiente rimane preservato.

Alberto Bruzzone