Mentre a Roma fervono i lavori per sondare la possibilità di un'intesa fra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico per un un nuovo governo, dalla Liguria arriva una polemica che potrebbe essere destinata a pesare non poco sulla politica nazionale: il Pd si schiera con decisione per la realizzazione della gronda, bocciata dalla relazione costi-benefici pubblicata dal ministero guidato dal pentastellato Danilo Toninelli.
"La valutazione costi benefici sulla Gronda emessa dal Ministero delle Infrastrutture è l’ultimo inutile atto di un Governo fallimentare che, per fortuna, non esiste più - si legge i una nota del Pd firmata dai gruppi di Comune e Regione, oltre che dal Partito a livello genovese e ligure -. Un Governo che per più di un anno non ha saputo avviare un’opera che ha già superato tutte le fasi autorizzative, compresa la valutazione di impatto ambientale e che ha ottenuto la dichiarazione di pubblica utilità da parte del Ministero delle Infrastrutture. Un immobilismo di cui portano una responsabilità decisiva non solo il Ministro Toninelli ma soprattutto la Lega dell’ex sottosegretario Rixi, che ha anteposto gli equilibri politici agli interessi di Genova e di tutta la Liguria. Oggi per fortuna quegli equilibri politici si sono dissolti e rimangono i dati oggettivi: la valutazione costi benefici era già stata richiesta dall’amministrazione comunale precedente all’Università e aveva confermato, nonostante si fosse nel pieno della crisi economica, la valenza strategica e decisiva della Gronda. L’opera è già coperta da finanziamento, quindi tutto è pronto affinché parta. Non vogliamo e non possiamo rinunciare alla Gronda. Se si insediasse un nuovo Governo ci batteremo in ogni sede affinché vada avanti senza perdere altro tempo".