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Sanità | 05 agosto 2019, 12:00

Disabilità: al via i Centri di Adeguamento Ambientale Domestico

Un gruppo di lavoro specifico coinvolgerà i settori delle politiche abitative e delle politiche sociali in sinergia con la Consulta regionale per la tutela della persona handicappata, il disability manager del Comune di Genova, Inail e Università degli Studi di Genova

Disabilità: al via i Centri di Adeguamento Ambientale Domestico

Via libera della Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale e dell’assessore all’Edilizia Marco Scajola all’avvio della sperimentazione dei Centri Adeguamento Ambientale Domestico (CAAD), specializzati sui temi degli ausili e delle tecnologie e sul comfort ambientale oltre che sull’accessibilità, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro specifico che coinvolgerà i settori delle politiche abitative e delle politiche sociali in stretta sinergia con i referenti della Consulta regionale per la tutela della persona handicappata, del disability manager del Comune di Genova, di Inail e dell’Università degli Studi di Genova.

 “L’obiettivo che ci prefiggiamo – spiegano la vicepresidente Viale e l’assessore Scajola – è di creare una rete di centri specializzati su queste materie che sono ormai imprescindibili e su cui si misura anche il grado di civiltà di una comunità che deve saper accogliere le persone disabili o non autosufficienti, andando incontro alle loro specifiche esigenze anche in relazione all’ambiente domestico. Bisogna certamente lavorare anche per aumentare la sensibilità in questa direzione e infatti – concludono - il gruppo di lavoro avrà anche il compito di promuovere il confronto e il dibattito sui temi dell’accessibilità e dell’utilizzo di ausili e tecnologie nelle situazioni che lo richiedono”.

Compito dei Caad sarà anche quello di fornire supporto e consulenza su nuove tecnologie, barriere architettoniche, mobilità, adeguamento dell’ambiente domestico in relazione alle esigenze della popolazione ligure, con riferimento all’invecchiamento attivo e alla non autosufficienza, promuovendo anche ricerche e attività di formazione e favorendo lo scambio e la circolazione delle informazioni.

Entro il 31 ottobre prossimo il gruppo di lavoro avrà il compito di elaborare una proposta per la costituzione di uno i più Caad, con l’individuazione dei costi del progetto sia per la fase sperimentale di un anno sia per quella a regime.

 

Comunicato stampa

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