Ultima "stondaiata" con il Festival dell'Acquedotto

Una passeggiata in compagnia, tra musica e pillole di teatro, alla scoperta di luoghi nascosti della nostra Val Bisagno. Questo è lo spirito delle “stondaiate” del Festival dell’Acquedotto, organizzato per l’XI edizione dal Teatro dell’Ortica: portare la cultura e le persone in quegli angoli di città rimasti nascosti o poco noti, facendoli rivivere, divulgandone la storia.

Filo conduttore, come da titolo del festival, è l’antico Acquedotto di Genova, che con i suoi tracciati ancora attraversa la valle, legando in maniera indissolubile vite e tradizioni: ogni stondaiata “ne prende un pezzo” per camminarci vicino, sopra, mentre con le parole di entra dentro al cuore del territori.

Quello si terrà sabato 27 dalle ore 17,30 è l’ultimo appuntamento del genere, che porterà gli spettatori sulle strade del vino di Struppa, partendo dalla salita verso Creto, per arrivare presso le Cantine Gambaro, dove si concluderà con lo spettacolo principale “Campioni di casa nostra”: lo sport in questa valle, infatti, non è solo “spettatore”; in questo incontro, scopriremo che la Val Bisagno ha dato i natali a diversi campioni dello sport.

Ospite della giornata Pier Franco Morando, poeta-podista, che”srotolerà” le storie che hanno attraversato questi territori, portando alla luce un passato quanto mai inaspettato per la vallata. A guidare la “comitiva” Mauro Pirovano, vero menestrello di questa parte di città, antica e di popolo, che è rimasta tagliata fuori dal grande sviluppo degli ultimi decenni. Ed è forse meglio così.

L’appuntamento è presso la Stazione dei Vigili, inizio strada per Creto, via Buscaglia alle 17. La stondaiata ha un orario variabile, ma dovrebbe concludersi verso le 20,30 presso le Cantine Gambaro. La partecipazione è a offerta libera.