“Risolvere le carenze infrastrutturali della linea ferroviaria Genova – Ovada – Acqui Terme, grazie a un tavolo promosso da Regione Liguria e Regione Piemonte, che metta insieme Rfi e Ministero delle Infrastrutture: solo partendo da qui, senza dimenticare la battaglia per l’aumento della frequenza dei treni, si potrà migliorare il servizio su questa tratta fondamentale”. È stato approvata ieri all’unanimità in Consiglio regionale la mozione del Partito Democratico sui disagi sulla Genova-Acqui.
“E’ una linea ferroviaria dell’Ottocento – spiega il capogruppo del Pd Giovanni Lunardon - Quasi tutta la tratta (tranne la galleria di valico del Turchino) corre su un binario semplice a scartamento ordinario e questo crea non pochi problemi ai pendolari. Il servizio riguarda una popolazione di circa 40 mila persone e collega la Liguria al Basso Piemonte, attraversando molti Comuni dell’entroterra, per i quali rappresenta il principale asse di trasporto pubblico. Proprio per questo la Genova-Acqui garantisce la tenuta socio-economica e demografica di una fetta importante di Liguria. Il servizio offerto, però, per quantità e qualità, non è all’altezza di questi numeri”.
Uno dei problemi principali è proprio la vetustà della linea. “Parliamo di un’infrastruttura di quasi 130 anni fa – continua il capogruppo del Pd ligure – colpita, nel corso del tempo, da frane e da eventi atmosferici che spesso hanno pesanti ripercussioni sul servizio. Solo per fare un esempio sono quasi vent’anni che è stata istituita la deviazione ‘temporanea’ all’altezza della stazione di Mele a causa di una frana del 20 ottobre 2000. Una delle criticità maggiori è però rappresentata dall’incomprensibile rimozione, da parte di Rifi, del doppio binario in molte stazioni: una decisione che oggi causa forti disservizi sulla circolazione di tutta la linea”. Per tutte queste ragioni e senza dimenticare la lunga battaglia in atto da anni per chiedere l’aggiunta di almeno una coppia di treni sulla Genova-Acqui, continua Lunardon, “il Pd ha chiesto di risolvere al più presto le criticità infrastrutturali costituendo un tavolo con tutti i soggetti interessati. Ma per risolvere davvero i problemi della linea occorre un investimento significativo. Le priorità che dovrà affrontare quel tavolo sono essenzialmente tre: il ripristino degli incroci a Genova Granara, Molare e Visone, la messa in sicurezza e il ripristino della frana di Mele e la risoluzione delle carenze tecniche ostative alla possibilità, da parte dei treni passeggeri, all’utilizzo anzitempo della bretella Voltri-Borzoli. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la nostra mozione. Adesso la Regione passi dalle parole ai fatti e faccia i primi passi per l’avvio di questo tavolo di confronto”.