Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, dopo le polemiche di ieri sul forte calo di affluenza turistica in Liguria, torna a criticare l'assessore Berrino, giudicato non all'altezza dei compiti istituzionali che gli spettano.
"Sono iniziati oggi i lavori della III Commissione per affrontare le problematiche dovute al sovraffollamento di turisti nelle Cinque Terre (flussi, è bene ricordarlo, derivanti per la maggiore parte dalle navi da crociera). Le audizioni sono tante e importanti: presenti i sindaci di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso al Mare; il direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre; i presidenti di non poche Associazioni turistiche, escursionistiche e ambientali; i presidenti del Comitato Pendolari Levante Ligure e dell'Associazione di Cittadini delle Cinque Terre. Un parterre di peso al quale l'assessore al turismo Berrino ha pensato bene di assentarsi. Sarà invece a Roma per l'illustrazione del piano di marketing e promozione del brand Italia per il triennio 2019-2021 da parte dell'Enit (Ente Nazionale italiano per il turismo)".
Così il consigliere regionale Fabio Tosi, presente in III Commissione, che poi aggiunge: "Dopo la Caporetto turistica di questi mesi, come è stata consegnata dai dati dell'Osservatorio regionale, questa era la prima seduta di Commissione, fatta in questi 4 anni, per parlare di turismo in generale e del sovraffollamento nelle Cinque Terre nello specifico. A far le veci di Berrino, gli Uffici dell'assessorato, che dovranno rispondere alle domande. Al di là della mancanza di rispetto per gli auditi che hanno atteso a lungo questo importante appuntamento, l'assenza dell'assessore ci fa capire quanto egli abbia a cuore il turismo della Liguria e le sue tante problematiche. Forse, prima di occuparsi del brand Italia, Berrino dovrebbe occuparsi del brand Liguria".
"Per quanto riguarda i dati dell'Osservatorio regionale, la nostra previsione era corretta - conclude Tosi -: abbiamo assistito all'ennesimo esercizio retorico, all'ennesima sceneggiata politica. Fumo negli occhi per distogliere l'attenzione dalla realtà, che è una sola e purtroppo cruda: il turismo ligure è in picchiata. Alle argomentazioni concrete, Toti e Berrino hanno preferito l'ormai logoro gioco degli insulti e della fuffa mediatica. Non si sono accorti che tutti, quotidiani compresi, hanno letto le cifre allo stesso modo: performance fortemente negativa. Punto. Ora, anziché lagnarsi della presunta svogliatezza del M5S, rea semmai di mettere il dito nella piaga che Toti e Berrino hanno inferto alla nostra regione, la Giunta tutta si rimbocchi le maniche e cerchi almeno di salvare la prossima stagione, se ne hanno le capacità s'intende".