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| 15 luglio 2019, 08:54

Uccisa al karaoke: Massari termina la fuga a Sanremo, sparando 3 colpi in aria

Nella sua pistola, una 357 magnum aveva altri due colpi e 55 proiettili oltre a due coltelli. Tutto gli è stato sequestrato nel momento del suo ingresso in carcere

Uccisa al karaoke: Massari termina la fuga a Sanremo, sparando 3 colpi in aria

Ha terminato la sua fuga, dopo l’omicidio di sabato sera a Savona, ‘attirando l’attenzione’ con tre colpi di pistola sparati di fronte al carcere di Sanremo, in Valle Armea. Oltre ai tre colpi esplosi, nella sua pistola 357 magnum aveva altri due colpi e 55 proiettili oltre a due coltelli. Ovviamente tutto gli è stato sequestrato nel momento del suo ingresso in carcere.

Domenico "Mimmo" Massari, l'uomo di 54 anni che ha ucciso sabato sera a Savona nel ristorante Aquario Deborah Ballesio con 5 colpi d'arma da fuoco, questa notte alle 00.10 era di fronte al carcere della città dei fiori. Al momento non si conoscono i motivi per cui si sia presentato a Sanremo ma, gli agenti della Penitenziaria che erano all’interno della casa circondariale, si sono allarmati dopo aver sentito i tre colpi di pistola.

Massari, invece, voleva solo costituirsi e, alla domanda relativa al motivo dei tre colpi, ha semplicemente risposto “Volevo attirare la vostra attenzione. L'uomo si è costituito dicendo di essere l'assassino dell'ex moglie e con sè aveva l'arma del delitto. Massari al momento si trova ora in stato di fermo nella camera di sicurezza del carcere in attesa dell’interrogatorio del pm savonese che sta indagando sulla vicenda.

Altre tre persone, lo ricordiamo, sono rimaste coinvolte nella sparatoria: una donna di 62 anni raggiunta ad una gamba dai proiettili (trasportata al Santa Corona di Pietra Ligure), un'altra donna e una bambina sfiorata da una pallottola (quest'ultime accompagnate al San Paolo di Savona). Sul posto sono intervenuti i militi della Croce d'Oro di Albissola, della Croce Rossa di Quiliano e della Croce Bianca di Cairo. L'episodio è purtroppo il tragico epilogo di una storia che aveva già visto l'uomo condannato per il reato di stalking nei confronti della donna: nel 2015 proprio lui aveva dato fuoco al night di Altare, locale di proprietà dell'ex compagna. Per quel fatto patteggiò una condanna di tre anni e due mesi.

Carlo Alessi

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