Oggi, giovedì 4 luglio, si è svolto il primo incontro a Genova, presso il Dipartimento di Architettura e Design Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova, del progetto volto al rilancio dell'entroterra e alla tutela della biodiversità
“In questo modo prende via un altro progetto di cui Regione Liguria assume il ruolo di capofila – spiega l’Assessore ai Parchi e biodiversità, Stefano Mai – È un altro risultato raggiunto come Regione e dei nostri uffici. In questo modo confermiamo quanta attenzione attribuiamo alla biodiversità e all’entroterra”.
Il progetto, che si intitola Cambio Via ed è inserito nell’ambito del Programma comunitario transfrontaliero Marittimo Italia - Francia 2014-2020, coinvolgerà le regioni Liguria, Toscana e Sardegna, insieme alla Corsica, e si occuperà dello sviluppo dell’entroterra con la valorizzazione delle produzioni di qualità e della zootecnia tradizionale, attraverso i percorsi della transumanza.
“Nel suo complesso il progetto ha un budget previsto di oltre 2,3 milioni di euro su una durata complessiva di 4 anni – prosegue l’Assessore Mai – Agiremo in particolare nella protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali, nonché per migliorare l’efficacia delle azioni pubbliche nel conservare, proteggere, favorire e sviluppare questo patrimonio”.
L’area coinvolta nel progetto è quella delle zone rurali dell’alto tirreno. Saranno previsti interventi per una migliore fruibilità del ricco patrimonio disponibile, un maggior coordinamento fra istituzioni, una migliore dotazione infrastrutturale e di tecnologie innovative, nonché azioni e investimenti per il miglioramento dello stato di biodiversità e la sua valorizzazione sociale ed economica a beneficio delle comunità locali.
“Puntiamo alla creazione di un'offerta naturale e culturale integrata e multidisciplinare che migliori la capacità di attrazione e la competitività dell’area – ribadisce l’Assessore Mai - La fruibilità materiale e immateriale del ricco patrimonio, verrà potenziata per testare un nuovo modello di rete ambientale che riconosca il valore economico, storico-culturale, turistico e ambientale di prodotti tradizionali, della biodiversità e dei percorsi rurali di Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica”.