Attualità - 27 giugno 2019, 16:02

Camera di Commercio: oggi il convegno sulla banda ultra larga in Liguria

Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova: "La Liguria ha fame di digitale: dai self assessment del grado di maturità digitale svolti dalle imprese del nostro territorio emerge che le nostre aziende sono tra le più 4.0 d’Italia"

Amministratori locali e imprese di tutta la regione hanno partecipato stamattina all'incontro: “Piano Banda Ultra Larga: un’opportunità per il territorio ligure“ alla Camera di Commercio di Genova. L'obiettivo era fare il punto sullo sviluppo dell’infrastruttura digitale nel territorio genovese. 67 Comuni, 80mila imprese, quasi 800mila cittadini: per tutti la Banda Ultra Larga è possibilità di sviluppo e capacità di attrazione. 

Molte le questioni poste da amministratori locali e tecnici per capire lo stato dell’arte del processo di posa dell’infrastruttura. Aree rurali e zona metropolitana: nessuno verrà escluso dall’ambizioso obiettivo per il nostro Paese che prevede una copertura pressoché totale entro il 2020. 

“La Liguria ha fame di digitale: dai self assessment del grado di maturità digitale svolti dalle imprese del nostro territorio emerge che le nostre aziende sono tra le più 4.0 d’Italia – spiega Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova - Nonostante questo, perfino nel centro di Genova ci sono ancora “buchi neri”. Bisogna lavorare: accelerando la realizzazione della fibra e collaborando con l’università per creare quelle professionalità che oggi non esistono e che domani con la piena digitalizzazione saranno fondamentali”. 

La Banda Ultra Larga diventa così lo strumento fondamentale per fare sì che il territorio genovese diventi sede di investimenti, innovazione e diffusione del know how. A sottolineare l’importanza di tutto ciò che corre sull’infrastruttura fibra è stato il sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria, Marco Bucci:

“La digitalizzazione è un mezzo, non un fine: deve servire a fare ciò che facciamo ora, ma meglio. È un’autostrada da sviluppare e una città come Genova ne ha bisogno per fare un salto di qualità. Una volta creata l’infrastruttura, senza imprese e utenti sarebbe una scatola vuota. Servono servizi innovativi che sfruttino le nuove possibilità: ad esempio sistemi turistici che diano informazioni geolocalizzate in tempo reale a turisti e viaggiatori”.

Redazione