Il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti va al'attacco della Giunta a proposito dei tagli messi in cantiere dal governo ai fondi per gli enti locali, al fine di racimolare risorse al fine di riequilibrare i conti pubblici, ed evitare l'annunciata sanzione dell'Ue per debito eccessivo.
Novecentomila euro in meno in Liguria per il diritto allo studio. La dissennata politica economica di questo Governo ha portato l’Italia di fronte al rischio di incorrere nella procedura di infrazione comunitaria e adesso, per evitare di venire sanzionati dalla Ue, Lega e 5 Stelle stanno preparando una fitta serie di tagli pari a 2 miliardi di euro - scrive Rossetti in una nota stampa -. Si va dal trasporto pubblico locale (-300 milioni) alla difesa e sicurezza del territorio (-150 milioni), fino ad arrivare, appunto, al diritto allo studio, tagliato di 30 milioni di euro su base nazionale (di cui 900 mila euro in Liguria) all’interno di una riduzione di circa 100 milioni di euro per il comparto istruzione, ricerca e università".
Per Rossetti comunque non si tratta affatto di un fulmine a ciel sereno: "Una decurtazione che, purtroppo, era già da tempo all’orizzonte, visto che lo stesso Governo aveva già ipotizzato, in occasione dell’ultima Legge di Bilancio, un congelamento di 2 miliardi, impedendone subito la spesa e ora cancellandoli. A questo punto vorrei sapere se la Giunta ligure e l’assessore Cavo abbiano tenuto conto, per tempo, di questa decurtazione annunciata sul fronte del diritto allo studio e se si siano premurati di disporre delle risorse necessarie per sopperire a questa mancanza del Governo. La Regione è in grado di trovare 900 mila euro da stanziare per garantire il diritto allo studio agli alunni liguri?".