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Innovazione | 13 giugno 2019, 12:19

Chiavari: nella sfida di Wylab vince la cyclette di Garrone e Mochi

Studenti delle lauree magistrali in “Ingegneria Informatica”, in “Computer Science” e in “Robotics Engineering” dell’Università di Genova hanno presentato i risultati dei loro progetti per l’esame di “Human Computer Interaction”, simulando una “startup contest”

Chiavari: nella sfida di Wylab vince la cyclette di Garrone e Mochi

Presso la sede di Wylab a Chiavari (in via Davide Gagliardo 7), studenti delle lauree magistrali in “Ingegneria Informatica”, in “Computer Science” e in “Robotics Engineering” dell’Università di Genova hanno presentato i risultati dei loro progetti per l’esame di “Human Computer Interaction”, simulando una “startup contest”.

I progetti degli studenti includono tecnologie multimediali per lo sport, per la salute e per la fruizione di contenuti culturali. Hanno partecipato i professori Antonio Camurri e Gualtiero Volpe, docenti di “Human Computer Interaction” e di “Multimodal Systems for Human Computer Interaction” presso il DIBRIS (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi dell’Università di Genova) e il dottor Paolo Moretti, del Dipartimento Testa-Collo e Neuroscienze, Direttore U.O.C. Medicina fisica e Riabilitazione dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini. In giuria anche: Roberta Repetto (insegnante certificata di yoga), Francesca Picasso (maestra nazionale e dirigente Fit per il tennis, dello staff di Wylab) e Alessandro Dentone (chef e imprenditore).

Gli studenti hanno ideato e sviluppato i loro progetti durante il secondo semestre presso il centro di ricerca DIBRIS Casa Paganini-InfoMus, con la supervisione del Prof Antonio Camurri e dell’Ing. Alberto Massari, Software Architect e consulente di società di informatica negli USA. Suddivisi in sette gruppi, seguendo la formula del ‘pitch’ come nei principali contest di startup, gli studenti hanno presentato a una giuria selezionata i loro rispettivi progetti.

A vincere è stata la coppia formata da Andrea Garrone e Marco Mochi, con il progetto “Green Spinning: interface for spin bikes with dynamo, to enhance group spinning experience to produce electric energy”.

Una cyclette, collegata a speciali accumulatori, consente a chi pedala e svolge attività fisica di produrre energia elettrica che può successivamente essere utilizzata per scopi domestici (come far funzionare la macchinetta del caffè). In questo modo si fa sport, ma, attraverso il meccanismo della dinamo, si crea pure energia pulita da fonti sostenibili.

Secondo posto per Francesco Musso e Davide Ponassi con “Little Chef: AR group interface to let wanna-be-chefs learn from a real chef”. Terzo per Durgesh Haribhau Salunkhe, Francesco Fallica e Larbi Touijer con “iStretch: prevent injuries due to inadequate warmup in yoga”.

 

Comunicato stampa

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