Un viaggio nel profondo delle tradizioni musicali, con l'obiettivo di creare un ponte culturale tra Europa e Africa. Uhuru Republic è un caleidoscopio di personalità e competenze, una serie di artisti italiani di primo piano attivi tra Genova e Torino, e partiti per la Tanzania grazie al sostegno di Roberto Mengoni e dell'Ambasciata italiana a Dar Es Salaam con un obiettivo: fondere le due culture artistiche in un unico linguaggio universale, scrivendo un disco e suonando in una tournée tra Italia e Africa.
A maggio è uscito "Slomo", singolo che anticipa l'uscita dell'album d'esordio e il tour di Uhuru Republic, che comincia venerdì 21 giugno al Jazz:Re:Found Festival di Cellamonte (AL) e che prosegue tra Italia, Kenya, Zimbabwe e Tanzania. A formare il team italiano di Uhuru Republic sono Giulia Passera (voce, Mangaboo, The Sweet Life Society, Istituto Italiano di Cumbia, Sonoristan), FiloQ (elettronica, Istituto Italiano di Cumbia, Magellano) eRaffaele Rebaudengo (viola, Gnu Quartet).
Il disco di Uhuru Republic, post prodotto in Italia al termine del viaggio in Tanzania, sarà pubblicato e distribuito dall'etichetta La Tempesta Sur (Italia).«Dopo aver composto una serie di beats – raccontano gli Uhuru Republic – e dopo averli inviati ai musicisti africani coinvolti, siamo partiti per la Tanzania. È stato un mese incredibile: abbiamo conosciuto decine di artisti, portavoce di tradizioni tanto lontane quanto vicine».
Il termine “Uhuru”, che dà il nome al progetto, indica la cima del Kilimangiaro ma soprattutto significa, in Swahili (lingua nazionale della Tanzania), libertà e conoscenza. «Da questo ventaglio di culture – proseguono – è nato un collettivo, mentre dai quei quindici beats sono nati quindici brani che saranno raccolti nel primo disco del collettivo, registrato a Dar Es Salaam e a Zanzibar. Il nostro primo singolo "Slomo"è un assaggio dei sound unici raccolti durante il nostro viaggio».
In estate gli Uhuru Republic presentano il progetto in Italia (al Jazz:Re:Found Festival il 21 giugno, allaCantina Urbana di Milano il 18 luglio e al Banano Tsunami l'8 agosto), performando insieme al musicista keniano Makadem (voce, nyatiti, kalimbas).
«Tra agosto e settembre – concludono – torneremo in Tanzania, dove cercheremo di consolidare e ampliare le collaborazioni già avviate tramite un workshop di digital recording presso la DCMA a Zanzibar e l’organizzazione di una serie di performances: 24/08 Ongala Music Festival Bagamoyo, 31/08 Nafasi Art Space Dar Es Salaam, 06/09 DCMA Stone Town Zanzibar, 02/09 Red Monkey Lodge, 13/09 Kendwa Rocks Zanzibar, 14/09 Upendo Zanzibar».
IL VIAGGIO DI UHURU REPUBBLIC Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’ambasciatore italiano in Tanzania Roberto Mengoni e il team italiano di Uhuru Republic, composto da Giulia Passera (voce, Mangaboo, The Sweet Life Society, Istituto Italiano di Cumbia, Sonoristan), FiloQ (elettronica, Magellano, Istituto Italiano di Cumbia) e Raffaele Rebaudengo (viola, Gnu Quartet). I quattro artisti compongono quindici beats con la collaborazione di Teo Marchese (batterista di Ghemon – Le forze del bene) e Lorenzo Bitw (produttore elettronico) che sono stati poi inviati ai musicisti africani coinvolti, che hanno così iniziato a comporre e a intrecciare i linguaggi e a definire la direzione artistica del collettivo.
Dal 10 al 19 ottobre 2018, il team italiano si stabilisce a Dar Es Salaam, città più grande e popolosa della Tanzania. Quì svolge un percorso di formazione al Nafasi Art Space, centro culturale interdisciplinare fulcro della scena artistica tanzaniana, coinvolgendo due danzatori della compagnia Muda Africa e sei musicisti tanzaniani. Il 21 ottobre il collettivo si esibisce al National Museum di Dar Es Salaam portando in scena uno spettacolo interdisciplinare che spazia dalla danza alla musica, passando, tra danza, musica e immagini del regista e documentarista Simone Pecorari (Uovoquadrato, Explore Love Protect).
Dal 22 al 27 ottobre, il team si trasferisce a Zanzibar, svolgendo anche qui un percorso di formazione presso la Dhow Countries Music Academy a Stone Town, grande accademia di musica condotta da una direttrice italiana Alessia Lombardo, coinvolgono cinque musicisti locali e Makadem dal Kenya.
Dal 27 al 29 ottobre il collettivo si esibisce a Zanzibar in una breve tournée che ha come fulcro il Red Monkey Lodge e la Crazy Monday Jam Session, importante contenitore e generatore di collaborazioni fra musicisti locali ed internazionali sull'isola ideato da Mark Dieler, punto di riferimento sul continente africano. Tutte le azioni del collettivo sono state seguite e documentate da Elvin Betti, responsabile tecnico di Alessio Bertallot, che ha raccolto materiale audio e video per la rubrica dedicata al progetto, che verrà condivisa su tutte le piattaforme di Casa Bertallot e di Uhuru Republic nel 2019.
LE DATE DEL TOUR DI UHURU REPUBLIC
21 giugno 2019: Jazz:Re:Found Festival, Cellamonte Monferrato (provincia di Alessandria, Italia)
18 luglio 2019: Cantina Urbana, Milano (Italia)
7 agosto 2019: Banano Tsunami, Genova (Italia)
9 agosto 2019: Terreni Creativi, Albenga (provincia di Savona, Italia)
22 agosto 2019: Nafasi Art Space, Dar Es Salaam (Tanzania)
23/24 agosto 2019: Ongala Music Festival, Bagamoyo (Tanzania)
31 agosto 2019: Nafasi Art Space, Dar Es Salaam (Tanzania)
3/5 settembre 2019: Dcma, Stone Town Zanzibar (Tanzania)
5 settembre 2019: Forodhani Garden, Stone Town Zanzibar (Tanzania)6 settembre 2019: Distant Relatives, Kilifi (Kenya)
7 settembre 2019: Diamond, Lamu (Kenya)
11 settembre 2019: Alliace Française, Nairobi (Kenya)13 settembre 2019: Rise, Nairobi (Kenya)
14 settembre 2019: Kendwa Rocks, Kendra Zanzibar (Tanzania)
15 settembre 2019: Upendo, Zanzibar (Tanzania)
16 settembre 2019: Crazy Monday, Jambiani Zanzibar (Tanzania)
17 settembre 2019: Zuri, Zanzibar (Tanzania)
FORMAZIONE ED ETICA DEL LAVORO Durante i periodi di formazione svolti in Tanzania si sono tenute lezioni sul copyright, sulla proprietà intellettuale delle opere artistiche e sull’etica del lavoro, predisponendo anche la burocrazia necessaria a un’equa condivisione dei diritti d’autore di tutte le composizioni con tutti gli artisti coinvolti. Il periodo di formazione è stato coperto da una diaria per tutti i musicisti locali, al fine di agevolare gli spostamenti giornalieri e di coprire le spese dei pasti. È inoltre stato stabilito un cachet per ogni performance, da corrispondere a tutti i musicisti locali coinvolti, al fine di trasmettere loro il valore della professionalità etica. Il percorso di formazione è terminato con due giornate in studio di registrazione (una a Dar Es Salaam e una a Zanzibar), durante le quali sono state registrate tutte le parti musicali del disco.
MMAGINARIO GRAFICO E VISIVO Lo street artist e artista visivo Nicola Alessandrini e l'illustratrice Lisa Gelli, autori della grande opera di street art 'Specie Migranti', hanno realizzato la copertina del primo singolo di Uhuru Republic e svilupperanno l'immaginario visivo del progetto seguendo il team italiano in Tanzania ad agosto 2019. I due artisti svolgeranno un workshop di arti visive, serigrafia e pittura presso il Nafasi Art Space coinvolgendo una serie di artisti locali. Estenderanno la fusione dei linguaggi al mondo delle arti visive e parteciperanno ad alcune delle performances del collettivo con un live painting.