"I lavoratori chiedevano risposte, garanzie, impegni. Nulla di tutto questo è emerso dall'incontro al Mise, se non la conferma della cessione del reparto ingegneria, che indebolisce la natura stessa del sito produttivo di Vado Ligure, esponendolo ulteriormente al rischio chiusura". È il commento dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti a seguito del tavolo romano dedicato alla vertenza Bombardier.
"Il nostro sconcerto - continua Benveduti - è dettato dal nuovo diniego del gruppo di fronte all'ennesima richiesta di un piano industriale a medio e lungo termine, che attendiamo a questo punto per l’incontro previsto entro la metà luglio. È necessario capire con urgenza le reali intenzioni della proprietà nell'interesse dei lavoratori e di un territorio, esposto ad altre situazioni di criticità industriale".
"Ci aspettiamo che il gruppo tenga fede ai precedenti impegni ministeriali, portando produzioni non solo legate al mercato italiano – quale quella dei 14 treni legati per l’alta velocità relativi alla commessa di Rfi -, ma anche da mercati esteri. A oggi i segnali che rileviamo non possono far altro che allarmarci nell'ottica di un progressivo disimpegno. L'augurio è che il ministro Di Maio in prima persona si attivi per rispettare le promesse fatte ai lavoratori meno di un mese fa allo stabilimento" conclude l'assessore.