Nel 1961 Portofino contava più di mille abitanti (1011). La discesa sotto quota mille è stata ineluttabile: nel 1971 si registravano 896 abitanti. Dieci anni dopo, a quota 743. Il tracollo vero e proprio è scattato dal Duemila in avanti.
La perdita di abitanti di Portofino è costante, in media 10 in meno all'anno negli ultimi 10 anni e le cause sono diverse: per morte di popolazione anziana, pochissime nascite (1-2 all’anno) e trasferimenti di residenza, persone che si spostano a vivere soprattutto nella vicina Santa Margherita.
L’ultimo censimento, del 2011, fissa 453 residenti; l'anagrafe comunale di fine 2018 è a 390. Francesco Gastaldi, professore associato di Urbanistica all'Università Iuav di Venezia, segue con attenzione le trasformazioni socio-economiche di Genova e provincia.
“Dei 390 residenti di fine 2018, gli abitanti effettivi saranno 300-320, in parte si tratta di residenze fittizie – spiega l'urbanista Gastaldi – Rapallo è sempre di più la periferia residenziale di Santa Margherita Ligure e Portofino. Molte delle persone che lavorano nelle attività turistiche, nei bar e nei ristoranti, abitano infatti a Rapallo e tutti vanno più volte al giorno avanti e indietro”. Questo vale anche per gli stranieri, che abitano a Rapallo dove il costo delle case è notevolmente inferiore.
“L’esodo è iniziato negli anni Sessanta ed è proseguito costantemente fino ad oggi – prosegue Gastaldi – Se fino al 1961 la popolazione si è mantenuta costante, su livelli simili a quelli di 100 anni prima (circa 1000 abitanti), dopo quella data si è assistito a un repentino crollo del numero di abitanti, che nel giro di 40 anni si sono dimezzati".
"Questi sono i dati ufficiali: nella realtà, è stimabile che non meno del 30% siano soggetti che hanno la residenza, ma non vivono a Portofino", conclude il professor Gastaldi.