Politica - 17 maggio 2019, 16:32

Bombardier: Di Maio a Vado Ligure conferma il 6 giugno come data per l'incontro al MISE

Il vicepremier: "Devono rimanere i posti di lavoro, le alte competenze, la produzione, la progettazione e la manutenzione. Qui si fanno tra le migliori locomotive al mondo, quello che si fa qui deve restare qui"

Giovedì 6 giugno. Questa la data fissata per l’incontro al Mise dopo l’incontro di oggi allo stabilimento Bombardier di Vado Ligure del Vice premier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio con le rsu e i sindacati.

Una data fondamentale per capire il futuro dell’azienda vadese e dei lavoratori: “Il nostro obiettivo è di iniziare un percorso affinché questo stabilimento resti un’eccellenza del territorio a livello strategico. Il lavoro che dovremo fare sarà di mettere insieme vari soggetti non solo a livello privato ma anche con il governo tedesco, chiediamo il rispetto delle nostre eccellenze. Ci vogliono segnali distensivi non con decisioni repentine ma con la buona fede di tutti quelli che si vorranno sedere al tavolo e risolvere il problema” spiega Di Maio.

“Devono rimanere i posti di lavoro, le alte competenze, la produzione, la progettazione e la manutenzione. Qui si fanno tra le migliori locomotive al mondo, quello che si fa qui deve restare qui. Proteggerò questa realtà, non è una partita semplice ma spero con la volontà di tutti quanti” ha concluso il vice premier.

"Questa azienda deve dimostrare serietà sul mercato, perché dallo Stato ha preso sicuramente molti soldi che però sono finiti all'estero per salvare qualcun altro. Intanto noi lavoratori in sette anni abbiamo perso 35mila euro di stipendi. Noi siamo persone serie. L'azienda, invece, deve riconquistare la nostra fiducia" commenta Bruno Martinazzi della Rsu Bombardier.

Aggiunge Andrea Mandraccia (Fiom-Cgil): "Abbiamo espresso al ministro tutte le nostre preoccupazioni per quanto sta accadendo, dalla cessione d'azienda del ramo ingegneria di Bombardier, alla ricerca di partnership 'al buio', senza nessuna garanzia per quanto riguarda la produzione. Resta lo stato di agitazione, finché non avremo garanzie di mantenimento occupazionale per tutte le attività del sito e l'arrivo di un partner affidabile. Il gruppo deve recepire queste cose".

Luciano Parodi


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