Si chiama “Neptune”, acrononimo che sta per Patrimonio naturale e culturale sommerso e gestione sostenibile della subacquea creativa, il progetto transfrontaliero pronto a partire per sviluppare e gestire percorsi sommersi ad alto valore naturale e culturale relativi alle attività subacquee ricreative.
Si tratta di un primo progetto che vede capofila il consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta di Portofino e partner Regione Liguria, Regione Sardegna, Regione Provenza e Costa Azzurra, oltre al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il Parco nazionale di Port Cros e il centro di scoperta del Mondo Marino in Francia.
Il progetto rappresenta il primo tassello per dare attuazione all’accordo approvato da Regione Liguria lo scorso marzo per costruire un sistema di distretto ligure della subacquea.
Nell’attuazione del progetto saranno convolti da Regione Liguria anche il Parco Nazionale delle Cinque Terre, l’Area Marina Protetta dell’Isola di Bergeggi, e l’Area di Tutela Marina Regionale di Capo Mortola che realizzeranno piccole infrastrutture e installeranno attrezzature per ampliare la platea dei fruitori delle attività ricreative subacquee nel pieno rispetto dell’ambiente marino.
Inoltre Regione Liguria coinvolgerà direttamente ARPAL, l’agenzia regionale di protezione ambientale, in azioni di monitoraggio di alcuni siti di interesse naturalistico ‘per promuovere la subacquea anche in aree esterne alle riserve marine, coinvolgendo i soggetti del distretto ligure della subacquea, per farle conoscere a potenziali fruitori.
Il progetto avrà una durata di 36 mesi e un finanziamento di 387mila a disposizione di Regione Liguria, derivanti dai fondi FESR e da finanziamenti nazionali.
Tra le infrastrutture subacquee che saranno finanziate: a Capo Mortola boe di segnalazione e di ormeggio per la fruizione in sicurezza, un pontile rimovibile per i piccoli natanti, alle Cinque Terre due sentieri subacquei per disabili, a Bergeggi la delimitazione dei percorsi per nuotatori
“Il nostro obiettivo – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone - è quello di mettere in atto azioni di sviluppo sostenibile nelle aree costiere, insieme a tutti i partner del progetto, studiando nuovi percorsi da valorizzare in modo sostenibile che oggi non sono ancora fruiti. Il distretto della subacquea potrà rappresentare un volano importante per potenziare il turismo sostenibile sulle nostre coste”.