Politica - 09 maggio 2019, 13:37

Lodi e Lunardon sulla demolizione del Morandi: "Manca chiarezza, Bucci convochi assemblea pubblica"

Gli esponenti del Partito Democratico: "Troppo poche le risorse per i risarcimenti. Bisogna aumentare il fondo in occasione della conversione in legge dello sblocca cantieri"

Gli esponenti del partito Democratico Cristina Lodi e Giovanni Lunardon hanno diffuso un comunicato stampa congiunta per chiedere a Marco Bucci, i, in qualità di commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi, di convocare un'assemblea pubblica al fine di chiarire modalità e tempi delle operazioni di demolizione di ciò che rimane del viadotto crollato lo scorso 14 agosto.

"Sul tema della demolizione del ponte Morandi, ancora una volta, il sindaco - commissario Bucci si sottrae al confronto - scrivono Lodi e Lunardon -. I cittadini, giustamente preoccupati per la loro salute, chiedono garanzie, informazioni e chiarezza sulle modalità di quest’intervento: verrà usato l’esplosivo? Cosa dicono Arpal e Asl? Sono risposte che non possono essere eluse. Il Partito Democratico già un paio di mesi fa aveva chiesto, con una lettera firmata dai capigruppo in Regione e Comune e indirizzata al commissario, che è anche il sindaco della città e ha doveri di trasparenza nei confronti dei cittadini, la convocazione di un’assemblea pubblica per aprire un confronto con gli abitanti. Oggi reiteriamo quella richiesta, perché non è possibile continuare a gestire una vicenda delicata come questa senza coinvolgere coloro che dovranno convivere con il cantiere della demolizione e della ricostruzione del ponte per almeno due anni e che, dal 14 agosto scorso, subiscono continui e forti disagi".

"Un'altra questione fondamentale resta la partita dei risarcimenti per i residenti della zona arancione - proseguono gli esponenti del Partito Democratico -. Il tavolo del Pris ha partorito un topolino, spostando di appena 5 metri i confini definiti pochi giorni fa. Il vero problema però sono i fondi. I 7 milioni stanziati dal Governo nel Decreto Sblocca Cantieri sono troppo pochi. Erano appena sufficienti quando, inizialmente, si era parlato di 300 famiglie, ora che il numero dei nuclei è triplicato (siamo a circa 900) servono maggiori risorse. Non si possono utilizzare le stesse di prima. Occorre lavorare tutti insieme per aumentare i finanziamenti nel corso della conversione in legge del Decreto Sblocca Cantieri. Il Pd si sta già muovendo in questa direzione. Ci auguriamo che anche Bucci faccia la sua parte".

Redazione


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