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Politica | 02 maggio 2019, 14:18

Rossetti, Pd: “Pris Zona Arancione Morandi, solo 400 Euro a testa"

Rossetti: "Il Governo e il soggetto attuatore, cioè il commissario Marco Bucci, hanno stanziato la miseria di 7 milioni di euro, per coprire i rimborsi per i residenti della cosiddetta “zona arancione”

Rossetti, Pd: “Pris Zona Arancione Morandi, solo 400 Euro a testa"

"Solo 400 euro forfettari per gli interferiti del cantiere della demolizione del Morandi e della ricostruzione del nuovo viadotto autostradale. Pochi spiccioli da Governo, Comune e Regione per chi da oltre 8 mesi - e chissà ancora per quanto tempo, visto che difficilmente i cantieri termineranno il 20 aprile prossimo come sostiene il sindaco - deve e dovrà convivere con polveri, inquinamento, rumore, tir e traffico a due passi dalla propria casa", così il commento del consigliere regionale del Pd ligure Pippo Rossetti.

"Il Governo e il soggetto attuatore, cioè il commissario Marco Bucci, hanno stanziato la miseria di 7 milioni di euro, per coprire i rimborsi per i residenti della cosiddetta “zona arancione” e cioè quella parte di territorio a ridosso della zona rossa, che comprende, solo per citare alcune strade, via Fillak, via Porro, il Campasso, corso Perrone - continua Rossetti -. Oggi che si riunisce il comitato del Pris (Programma regionale di intervento strategico) per fissare gli indennizzi, ci aspettiamo che almeno il commissario all’emergenza e presidente della Regione Toti dica chiaramente che quella cifra – e cioè 400 euro a testa – è insufficiente e del tutto irricevibile, sia in confronto a quanto è stato dato, giustamente, agli abitanti della zona rossa che hanno dovuto abbandonare le proprie case, sia rispetto all’effettivo danno subito dai residenti della zona arancione, i cui disagi dureranno ancora per parecchio tempo".

"Capiamo che il sindaco viva un conflitto, dovendo difendere i suoi cittadini ma essendo anche il soggetto attuatore del Decreto Genova. Ma non è possibile trattare le persone in questo modo. Questi 7 milioni sono stati, probabilmente, individuati raggranellando qualche risparmio da altre voci di spesa, visto che non esiste uno stanziamento ad hoc nel Decreto. Anzi, inizialmente i fondi per la zona arancione non erano stati neppure previsti, ma grazie alla battaglia degli abitanti e dell’opposizione – con in prima fila il Partito Democratico – è stato riconosciuto il diritto al ristoro del danno anche a queste persone".

"Se la partita del risarcimento danni fosse stata lasciato ad Autostrada – com’era giusto, visto che è il soggetto concessionario – i soldi sarebbero già stati individuati e stanziati - conclude- Invece dopo quasi nove mesi siamo ancora a zero, mentre la vita di queste persone è stata letteralmente sconvolta sin dal 14 agosto scorso. Il Governo e il commissario Bucci trovino più soldi. Toti si faccia sentire: i residenti della zona arancione hanno diritto a un indennizzo adeguato".

Comunicato stampa


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