L'avviso di garanzia che ha annunciato l'indagine per corruzione a carica del sottosegretario leghista Armando Siri ha alzato notevolmente il livello polemico all'interno del governo, e il presidente cella Regione Liguria Giovanni Toti interviene sull'argomento, con una professione assoluta di garantismo e l'augurio che le accuse rivolte all'esponente governativo vengano presto smentite in un'aula di tribunale.
"Mi ha colpito la concezione del diritto penale secondo il signor Luigi di Maio, che ha auspicato che il sottosegretario Siri sappia provare la sua innocenza - ha dichiarato Toti -. Vorrei ricordare che per la costituzione della repubblica saranno un procuratore e un tribunale a dover eventualmente dimostrare con tre gradi di giudizio la sua colpevolezza".
"Un avviso di garanzia è a tutela dell'indagato, non è un preavviso di condanna. Io sono garantista per l'amico Siri esattamente come lo sono per chiunque altro da quando sono nato - conclude Toti -. Da quando ho cognizione di causa mi auguro semmai che i magistrati facciano in fretta, e che si arrivi a una definizione di questa di questa vicenda con grande con grande. Mi auguro ovviamente che tutto quello di cui viene accusato non sia vero"