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Attualità | 12 aprile 2019, 16:21

2000 studenti coinvolti da San Paolo nel progetto "Z Lab" per le scuole secondarie

Il progetto triennale prepara i ragazzi al mondo del lavoro attraverso un’esperienza di apprendimento e sperimentazione in Banca Dal 2016, 90 scuole coinvolte in 18 città italiane Per 700 studenti si chiude il primo ciclo triennale 80 tutor interni formati ad hoc impegnati con i ragazzi

2000 studenti coinvolti da San Paolo nel progetto "Z Lab" per le scuole secondarie

Sono 2000 gli studenti di 90 scuole che hanno partecipato al progetto formativo ‘Z Lab’ di Intesa Sanpaolo nell’ambito dei “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (ex Alternanza scuola-lavoro) in 18 città italiane. I ragazzi sono stati ospitati dalla Banca in 100 laboratori che complessivamente hanno generato oltre 75.000 giornate di lavoro (520.000 ore) in attività laboratoriali. Secondo i risultati presentati a Milano nel corso di un incontro con i manager della Banca, docenti, famiglie e studenti, 700 di loro hanno completato il primo ciclo triennale iniziato nel 2016, anno di avvio del progetto.

Riconosciuto come uno dei più efficaci e integrati in Italia, ‘Z Lab’ offre agli studenti di licei e istituti tecnico/professionali un programma triennale di apprendimento e sperimentazione interamente svolto presso le sedi del Gruppo. I ragazzi lavorano con oltre 80 collaboratori interni Intesa Sanpaolo che, formati ad hoc per l’esperienza, facilitano le attività laboratoriali in qualità di tutor. Il Gruppo ha deciso di confermare anche quest’anno l’avvio del percorso.

“La formazione è uno degli ambiti su cui più è necessario investire per favorire la crescita della società e dell’economia italiana. Intesa Sanpaolo si impegna su molti fronti per rafforzare questo elemento cardine dello sviluppo. ‘Z Lab’ è uno dei più completi e apprezzati programmi di formazione per i giovani di questa età, lo dimostrano le tante richieste che riceviamo dai docenti e dalle famiglie. Abbiamo dato la possibilità a 2.000 ragazzi, accompagnati da nostri colleghi, di avvicinarsi a Intesa Sanpaolo per apprendere come opera quotidianamente una Banca leader come la nostra, con la complessità di un’organizzazione che conta oltre 90.000 dipendenti, e come cambiano le professioni nel mondo bancario. Anche noi a nostra volta abbiamo beneficiato di questa presenza: con il loro entusiasmo e le loro aspirazioni gli studenti portano energia creativa negli uffici e una prospettiva diversa. 500 ragazzi da 25 scuole hanno ora l’opportunità di partire con il nuovo ciclo triennale”, ha commentato Rosario Strano, Chief Operating Officer Intesa Sanpaolo.

Nel corso dei tre anni ogni classe si esercita attraverso un allenamento teorico-pratico su diverse professioni: gli studenti sviluppano competenze soft in ambito di collaborazione e lavoro in gruppo, comprensione, creatività e competenze tecniche relative alla gestione finanziaria, elaborazione e gestione di progetti, creazione di contenuti ad hoc e attività di marketing.

Il progetto rappresenta un costruttivo esempio di collaborazione tra mondo della scuola e mondo della Banca. Con obiettivi come diffondere l’educazione finanziaria e tradurla in comportamenti consapevoli, favorire una sensibilità sulle competenze essenziali per l’attività professionale, attraverso lo sviluppo delle principali competenze richieste dal mondo del lavoro, sperimentare dinamiche imprenditoriali attraverso esperienze pratiche finalizzate allo sviluppo di capacità spendibili in future attività lavorative, esso assolve funzioni di orientamento professionale.

Il percorso si svolge interamente nelle sedi aziendali della Banca, con tutor formati ad hoc per il ruolo. Nel triennio scolastico, il percorso copre la totalità del monte ore richieste per istituiti tecnici e licei. Tutti gli argomenti trattati sono contestualizzati in attività operative, anche con visite presso gli uffici delle strutture centrali e il confronto con colleghi “testimonial”.

Il primo anno il focus era la realizzazione di una campagna di marketing basata sull’ideazione di un’impresa attraverso un percorso didattico che alterna momenti di lavoro in gruppi a sessioni plenarie. L’obiettivo era mettere in pratica gli strumenti, i contenuti e le competenze acquisite nelle giornate d’aula, dando vita a un progetto che contenga creatività e innovazione.

Il secondo anno approfondiva tre aspetti:

 

  • la creazione di un’impresa – gli studenti utilizzano strumenti pratici (business plan) per definire e misurare gli aspetti più caratteristici dell’attività imprenditoriale
  • l’educazione finanziaria – per il tramite di un game, gli studenti si scoprono Consulenti finanziari cui è richiesto di disegnare in modo sartoriale l’asset finanziario su 3 profili specifici
  • la creazione di un prodotto-servizio – utilizzando il mindset del designer, gli studenti attraversano le diverse fasi della creazione: bisogno, ricerca della soluzione, progettazione, sperimentazione, prototipazione.

Il terzo anno era dedicato all’orientamento, utilizzando un kit imprenditivo, gli studenti approfondiscono il concetto di imprenditorialità e riflettono sulle competenze e sulle conoscenze necessarie al loro futuro percorso professionale. Dal 2019 le tematiche legate all’educazione finanziaria sono state anticipate al primo anno, mentre al secondo anno si tratta l’ideazione della start-up con la valutazione della sua sostenibilità economica e sociale. Rimane confermato il programma del terzo anno. 

Redazione

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