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Cultura | 05 aprile 2019, 17:14

Le ‘Memorie’ di Luiso Sturla in mostra al Museo Navale di Pegli

Le sale di piazza Bonavino ospitano la personale di uno dei più grandi artisti viventi in Liguria. Inaugurazione domani mattina alle ore 11. L’evento è curato dal Centro Universitario del Ponente nel ventennale della sua attività

Le ‘Memorie’ di Luiso Sturla in mostra al Museo Navale di Pegli

È uno dei più grandi artisti viventi, in Liguria ma non solo. Una delle poche figure di protagonisti sulla scena pittorica che ancora tiene viva la grande civiltà della pittura informale degli ‘ultimi naturalisti’, momento determinante nella ricerca artistica.

Classe 1930, originario di Chiavari, Luiso Sturla è al centro dell’ennesima mostra della sua formidabile carriera umana e professionale. La personale a lui dedicata è allestita al Museo Navale di Pegli. Inaugurazione prevista per domani mattina alle ore 11, nelle sale di piazza Bonavino, alla presenza dell’artista (con ingresso libero solo per domani). Quindi la mostra proseguirà sino al prossimo 8 maggio.

La rassegna è curata da Leo Lecci e Rossella Soro, per celebrare il ventennale del Centro Universitario del Ponente, uno dei motori culturali e aggregativi più importanti non solo di Pegli ma dell’intero Ponente cittadino. ‘Memorie del Visibile’, questo il titolo, comprende ventidue opere tra dipinti su tela e carta, una pittura informale di luce, colore e poesia, segni sulla tela che raccontano le memorie del passato.

La mostra è accompagnata dal catalogo edito da De Ferrari Editore di Genova, introdotto da un saggio di Leo Lecci, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Genova, con progetto grafico di Alessia Ronco Milanaccio. Ha i patrocini del Comune di Genova e del Municipio VII Ponente ed è organizzata dal Cup in collaborazione con Mu.MA. Al taglio del nastro, oltre a Luiso Sturla, interverranno Nicoletta Viziano, presidente del Mu.MA, Maria Ricci, presidente del Cup e lo stesso Leo Lecci.

Sturla, che attualmente vive a Chiavari, sua città d’origine, ma che ha girato tutto il mondo, ha alle spalle una lunga storia che lo vede legarsi, dopo gli inizi figurativi, al Movimento Arte Concreta. Si avvia poi anche verso una nuova ricerca maturata negli Stati Uniti (1960/61) dove dialoga con l’Action Painting, e scopre una grande libertà compositiva. La sua personale ricerca è sempre stata mossa da un dialogo col naturale che diventa stratificarsi di forme, sovrapporsi di memorie. I segni di lettere sono frammenti trovati che vengono integrati, inclusi e quindi ripensati dalla pittura. Un dipingere che è anche ‘scrittura’. Così anche i titoli delle pitture di Sturla rappresentano memorie di luoghi e di spazi precisi: sono opere che sono sempre in trasformazione, un modo per rendere non più riconoscibile il fiume che scorre vicino a casa, il giardino o il profilo dei monti, il cielo o lo spazio di un abitato. Sturla è un pittore della memoria e i titoli sono una suggestione proprio per riscoprire, collegare un punto di partenza lontano con l’invenzione innovatrice del dipinto.

“Luiso Sturla - afferma la professoressa Angela Delfino, responsabile degli eventi culturali del Cup - ha scelto con ammirabile disponibilità di esporre le sue opere nelle magnifiche sale del Museo Navale di Pegli per la richiesta, che gli è giunta, di dare inizio con la mostra ai festeggiamenti per il ventennale del nostro Centro Universitario del Ponente, un’associazione di volontariato nata a Pegli nell’aprile del 1999 proprio per promuovere momenti di aggregazione, organizzare eventi e iniziative volti a stimolare la crescita culturale dei soci e della cittadinanza del Ponente genovese e contribuire alla conoscenza e al godimento delle opere di artisti che tramite l’arte possono suscitare emozioni e sentimenti”.

A fare da cornice è stato scelto il Museo Navale di Pegli, che ha sede nella prestigiosa Villa Centurione Doria, costruita nel 1540 da Adamo Centurione, ricchissimo banchiere. Attualmente ospita collezioni marittime relative a Genova e alle Riviere che vanno dal XV al XIX secolo. Un museo che merita assolutamente di essere valorizzato.

Gli orari di visita sono: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13,30; sabato dalle 10 alle 18; domenica dalle 10 alle 13; lunedì chiuso.

Biglietto a cinque euro intero e a tre euro ridotto. Informazioni al numero telefonico 010 6969885.

Alberto Bruzzone

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