Piazza De Ferrari come il Mar Mediterraneo, dal quale affiorano, come a chiamare il passante a ricordare, le mani di quanti sono morti nel tentativo di raggiungere sulle coste europee una vita migliore: questo il senso dell'installazione artistica che oggi ha fatto capolino in piazza De Ferrari.
"Democratici, socialisti, comunisti, liberali, progressisti, repubblicani, radicali, anarchici, antifascisti e antirazzisti tutti, siamo un gruppo di cittadini che ha deciso di rispondere all’appello lanciato il 3 febbraio ad Atri (Abruzzo). Anche a Genova abbiamo deciso di realizzare un’installazione artistica contro le politiche disumane della Lega di Salvini - si legge i un documento degli organizzatori -. Tra queste mani che affondano, silenti come coloro che ogni giorno perdono la vita nel Mediterraneo, c'è ancora il nostro coraggio resistente, che quotidianamente persegue Umanità, diritti, contro tutte le forme di razzismo, discriminazione, xenofobia. Tra queste mani c'erano uomini, donne e bambini in cerca del nostro aiuto, del nostro rispetto per la vita umana; non potranno più imparare, fare, condividere bellezza. Sono mani di cartone sparpagliate sulle piazze delle nostre città e dei nostri quartieri che trasformano la pietra e l’asfalto nel Mediterraneo che chiede aiuto. La nostra protesta pacifica e civile crede fermamente che il confronto quotidiano e il rispetto delle diversità siano alla base di ogni sapere. Oggi più che mai non possiamo fare finta di non vedere, è importante rafforzare il valore di una comunità accogliente".