Il ciclo di incontri Donne d’Europa, organizzato dal Festival dell’Eccellenza al Femminile, si chiude giovedì 28 marzo a Palazzo Ducale (ore 18) con lo spettacolo Rose Valland di Valeria Palumbo, realizzato con la collaborazione di Touring Club Italiano. La giornalista e scrittrice sarà affiancata in scena da Paola Salvi e Sonia Grandis, con Carlo Rotondo alla chitarra, per raccontare l’avventurosa vicenda della grande partigiana e storica dell'arte che durante la seconda guerra mondiale salvò migliaia di opere d'arte dal sacco nazista.
L’evento celebra una tra le più significative, pragmatiche e incisive Monument Women, donne straordinari che dedicarono la loro vita a preservare e salvare il patrimonio culturale europeo. Il coraggio, la tenacia e il profondo senso etico di Rose Valland l'hanno spinta a lottare tutta la vita, spesso in solitudine e contro tutti, per salvare "un po' della bellezza del mondo". Delle 100.000 opere trafugate e spedite in Germania, è riuscita a recuperarne 60.000 e, malgrado ciò, è rimasta a lungo dimenticata, come dimenticate sono state, per molto tempo, le migliaia di famiglie ebree derubate.
Rose Valland nasce a Saint-Étienne-de-Saint-Geoirs nel 1898, figlia di un fabbro. Come molti allievi dotati di umili origini, ha ricevuto una borsa di studio per un'école normale e si è laureata nel 1918, con l'intenzione di diventare un'insegnante d'arte. Nel 1941, durante la seconda guerra mondiale, divenne sorvegliante del Museo Jeu de Paume al tempo dell'occupazione tedesca della Francia. Attraverso lo "Staff speciale per l'arte pittorica" o ERR, i tedeschi iniziarono in quei giorni il saccheggio sistematico di opere d'arte da musei e privati collezioni d'arte in tutta la Francia, usando proprio il museo come deposito centrale di stoccaggio e smistamento in attesa di essere distribuito a varie persone e luoghi in Germania. Mentre veniva effettuato il saccheggio, Rose – che aveva nascosto ai nazisti la sua buona conoscenza del tedesco - registrò segretamente il maggior numero possibile delle opere sottratte e informò regolarmente di ogni movimento Jacques Jaujard, il direttore dei Musèes Nationaux. Per quattro anni tenne traccia di dove e a chi erano state spedite le opere in Germania e ha rischiato la vita per fornire informazioni alla Resistenza francese che grazie a lei- alcune settimane prima della Liberazione di Parigi, il 1° agosto 1944 – riuscì ad impedire che un treno di cinque vagoni carico di dipinti lasciasse Parigi. Rose Valland fu nominata conservatore dei Musées francesi Nationaux e nel 1954, presidente della "Commissione per la protezione delle opere d'arte". Si ritirò nel 1968, ma continuò a lavorare su questioni di restituzione per gli archivi francesi. Dal governo francese ricevette la Légion d'honneur, fu nominata Commandeur of the Order of Arts and Letters e premiata con la Médaille de la Résistance. Nel 1948 gli Stati Uniti le hanno assegnato la medaglia della libertà e nel 1951 ha ricevuto la Croce degli ufficiali dell'Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania.