“Dopo quattro anni la consigliera Salvatore dovrebbe conoscere almeno il regolamento del Consiglio regionale: le proposte di legge sono incardinate in Commissione dove vanno discusse e approvate per la successiva approvazione definitiva da parte dell’Assemblea legislativa. Non c’entra la Giunta e non c’entra la sottoscritta, in quanto si tratta di un’attività che è giusto parta come proposta consiliare e non dell’organo esecutivo”. Così la vicepresidente e assessore alla Sicurezza di Regione Liguria Sonia Viale risponde alla polemica sollevata in merito alla costituzione della Commissione Antimafia.
“Malata di protagonismo, la consigliera pentastellata dimentica che anche il consigliere Garibaldi, del Pd, ha proposto l’istituzione della Commissione Antimafia – prosegue l’assessore Viale - e omette di dire che tra partiti di opposizione non hanno ancora trovato la quadra tra l’ipotesi di istituire una Commissione d’Inchiesta o una Commissione di Studio. Prima si chiariscano tra loro su cosa vogliono, dopodiché si rivolgano alla Commissione competente per accelerare i lavori e incardinare la discussione il prima possibile. Io ho già detto che sono disponibile e mi rimetterò alla decisione del Consiglio. Per fortuna, mentre loro perdono tempo, sia la magistratura che le Direzioni distrettuali antimafia procedono nel loro lavoro. La consigliera Salvatore – conclude Viale - non attribuisca quindi ad altri la propria incapacità di trovare soluzioni ai problemi: una cosa è fare opposizione, un’altra è assumere decisioni concrete ed efficaci e su questo l’esponente grillina si rivela ancora una volta del tutto inadeguata”.