Una raccolta di firme e iniziative di protesta anche eclatanti. Con queste intenzioni, ieri sera, si sono aggiornate le circa duecento persone che hanno preso parte, al Centro Remiero di Pra’, all’assemblea contro l’ipotesi di insediamento dei depositi costieri di Carmagnani e Superba presso il porto di Pra’, iniziativa organizzata (non senza polemiche) dalle liste di maggioranza all’interno del Municipio VII Ponente: Partito Democratico, Lista Crivello e A Sinistra.
Il presidente del VII Ponente Claudio Chiarotti ha aggiornato sulla situazione e invitato tutta la delegazione a reagire, anche con iniziative di lotta e di protesta, a questa “ennesima presa in giro verso i cittadini del Ponente”.
Alla fine, è stato letto un documento che rappresenta la sintesi delle varie posizioni e che verrà recapitato al sindaco di Genova Marco Bucci e al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Paolo Emilio Signorini.
Nel testo, si riprendono in sostanza le osservazioni dei giorni scorsi: “Sono apparsi sugli organi di stampa, a partire dal 30 gennaio, numerosi articoli riguardanti l’emergere della trattazione tra Comune di Genova, Regione Liguria e Autorità di Sistema Portuale di un’ipotesi di trasferimento dei depositi costieri all’interno del bacino portuale di Pra’, prima presso la diga foranea e, successivamente, con un riempimento a Levante del sesto modulo”.
Quindi, si riporta un articolo del quotidiano locale dove si sostiene che le macerie del Ponte Morandi potrebbero essere utilizzate per effettuare il futuro ed eventuale nuovo riempimento. Secondo gli autori dello scritto, “i depositi costieri di Carmagnani e Superba vanno trasferiti dall’abitato di Multedo nel più breve tempo possibile e non è più procrastinabile la definizione della nuova sede. Ma è irricevibile la proposta di nuovi riempimenti e dei depositi nel bacino portuale di Pra’ perché si prendono in giro tutti i cittadini di Pra’ parlando di nuovi riempimenti; si prendono in giro gli abitanti di Multedo perché questa soluzione ha tempi lunghissimi; si prendono in giro tutti i residenti del Ponente perché si parla di modifica del bacino portuale e dell’installazione di attività diverse da quelle esistenti nel porto; si prendono in giro i lavoratori del porto e quelli delle due stesse aziende”.
Per questo, in calce al documento, è stata predisposta una raccolta di firme, che verrà portata avanti nelle prossime settimane. Filippo Bruzzone, consigliere municipale di A Sinistra, afferma: “Ieri sera vedere la sala piena del Centro Remiero mi ha fatto sentire parte di una comunità. Una comunità ferita ma che ha voglia di lottare per la propria salute e il proprio futuro. È partito un messaggio chiaro e unitario: il Ponente non è una parte sacrificabile di città”.
Il consigliere invita la cittadinanza all’appuntamento di giovedì prossimo (28 febbraio) in Municipio, quando “andranno in discussione interpellanza al Sindaco e mozione che ribadiranno i concetti espressi dalla cittadinanza ieri sera”.
Matteo Frulio, assessore municipale ai Lavori Pubblici e tra i principali esponenti locali del Pd, aggiunge: “Era da molto tempo che non vedevo una partecipazione e mobilitazione così ampie. Da quando si lottava contro i riempimenti. Una partecipazione condivisa con persone di Pegli, Pra’ e Voltri, da Vesima a Multedo. Perché è evidente che non sia un problema della singola delegazione. La ricollocazione prevista a un chilometro da quella attuale, che non cambia le condizioni di sicurezza e che prevede nuovi riempimenti, è inaccettabile. Parte la raccolta firme e, speriamo, una seria mobilitazione. Parteciperò volentieri e con convinzione assieme alla maggioranza del Municipio. Basta prendere in giro il Ponente”.
Parole a cui fanno eco quelle del consigliere Pd Ugo Truffelli: “L’invalicabilità dei limiti del sesto modulo a Levante e del San Giuliano a Ponente sono conquiste di decenni di lotte, e anche solo aver pensato a fare un nuovo riempimento a Levante del sesto modulo significa aver calpestato la dignità di un territorio”.
All’assemblea sono intervenuti pure parecchi cittadini che non hanno ruoli attivi nella politica né istituzionali. Una di loro ha proposto un Consiglio Municipale sotto al Comune e sotto alla sede dell’Autorità Portuale. Un altro ha invitato i possessori di barche a occupare, tutti insieme, lo spazio che eventualmente andrebbe riempito.
“Abbiamo distribuito - racconta Filippo Bruzzone - 150 moduli per la raccolta firme che i cittadini troveranno sparsi per il territorio: si può firmare fino al 28 febbraio alle 14, data in cui chiediamo che tutti i moduli vengano consegnati in municipio in piazza Gaggero a Voltri”.
Altri interventi, sempre in assemblea, da parte dei consiglieri comunali Mauro Avvenente e Stefano Bernini, mentre Massimo Currò, consigliere municipale del Movimento 5 Stelle, è stato contestato all’atto di esporre le proprie riflessioni.