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Sanità | 15 febbraio 2019, 14:18

Medici per l’Ambiente sulla bonifica dell’ex fabbrica Stoppani: "Maggior chiarezza a tutela dell’ambiente e della salute"

L'associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia: "Non è un problema di gestione straordinaria, ma di Salute pubblica"

Medici per l’Ambiente sulla bonifica dell’ex fabbrica Stoppani: "Maggior chiarezza a tutela dell’ambiente e della salute"

Il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti ha dichiarato alla stampa che la Regione da lui presieduta ha diffidato e messo in mora il Ministero dell’Ambiente per la bonifica dell’ex fabbrica Stoppani di Cogoleto; l’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente-ISDE Italia intende fare maggior chiarezza su quanto avvenuto e sta avvenendo.

"Dal 2003 la Stoppani è stata chiusa ed è stato riconosciuto che la zona, comprensiva anche di una vicina discarica, è un SIN (Sito di Interesse Nazionale) da sottoporre a bonifica. Secondo quanto si apprende dalla nota ufficiale della Regione Liguria, a oggi, la messa in sicurezza è stata completata al 90% e la bonifica che dovrebbe seguire non è neppure iniziata, pur essendo passati più di sedici anni dalla chiusura della fabbrica - scrivono io medici dell'associazione- .E’ utile ricordare che la zona sottoposta a bonifica interessa una popolazione di oltre 20.000 abitanti; per ISDE è di scarso interesse se la bonifica sia affidata a una gestione straordinaria, come avvenuto finora, oppure a una gestione ordinaria. La zona deve essere messa al più presto in sicurezza e bonificata per la salute dell’ambiente, della fauna ittica e degli abitanti; una pioggia torrenziale, per esempio, potrebbe causare lo sversamento nel fiume Lerone e nel mare poco lontano di 17 Kg di cromo esavalente al giorno, che è una sostanza molto tossica, riconosciuta cancerogena di I Classe dall’Agenzia Internazionale Ricerca sul Cancro. Infine, ancora una volta, torna in primo piano la questione dei controlli; quegli stessi controlli che mancarono quando la fabbrica funzionava. Perché dopo tanto tempo la bonifica non è neppure iniziata e la messa in sicurezza non è terminata? Chi doveva controllare e non l’ha fatto?".

"ISDE - si legge in conclusione della nota stampa - vigilerà affinché nella zona ex-Stoppani non si assista all’inerzia totale, come in altri campi di necessaria bonifica ambientale dal nucleare alle zone infestate da amianto. Se, a quanto pare, i soldi ci sono, la cosa è per noi ancora più preoccupante.  Perché in ballo non c’è soltanto il turismo della prossima stagione estiva, ma la salute dei cittadini e dell’ambiente in cui viviamo".

Redazione

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