Si sono ritrovate in piazza Matteotti con cartelli tempestati assorbenti colorati di rosso le attiviste del collettivo Non Una di Meno per rivendicare una minore incidenza dell'iva su beni di prima necessità come gli assorbenti, e per rilanciare lo "sciopero globale femminista" in programma per l'8 marzo a Genova.
"Cos'è la Tampon Tax? - si legge in un volantino distribuito dalle attiviste nel corso della manifestazione -Semplice. È l'imposta Iva al 22% che grava sui prezzi degli assorbenti, a differenza di altri beni di prima necessità come i tartufi, tassati al 5%. Avere il ciclo non è un lusso e gli assorbenti non sono un accessorio o un vezzo, ma una necessità per tutta una lunga fase di vita delle donne. Nel corso della vita ogni donna spende migliaia di euro in tasse sui prodotti per l'igiene, un esborso che in altri paesi europei è decisamente inferiore (in Spagna ad esempio la tassa è stata recentemente abbassata al 4%)".
Altro tema oggetto di critica sono i tabù e gli stereotipi legati al ciclo mestruale: "Esistono ancora tantissime leggende e miti misogini che colpiscono le donne durante il periodo mestruale, come pure ancora persiste in alcune culture la superstizione che durante il ciclo le donne siano impure - si legge nel documento di non Una di Meno -. Nel nostro civile Paese molte lavoratrici durante il periodo mestruale subiscono controlli e umiliazioni sui propri tempi, necessità e bisogni fisiologici a vantaggio dell'efficienza e della produttività. E allora, se le mestruazioni sono un lusso, sfoggiamole! Hanno deciso di dissanguarci? Non resteremo in silenzio, le mestruazioni non resteranno un segreto intimo di ogni donna".