Economia - 06 febbraio 2019, 13:21

Profumo al Financial Times sulla fusione Leonardo-Fincantieri: "Possibile senza comparto crociere"

L'ad di Leonardo esprime preoccupazioni per i possibili effetti sul comparto Difesa di Europa e Regno Unite della Brexit

L'ipotesi di una fusione tra Fincantieri e Leonardo non sarebbe all'ordine del giorno secondo quanto riferito dall'amministratore delegato Alessandro Profumo durante un'intervista al Financial Times.

Per Profumo si tratterebbe di un orizzonte possibile solo "se Fincantieri separasse il settore crociera dalla Difesa avrebbe senso mettere insieme le rispettive attività di Difesa", prospettiva che in effetti non sembra certo alle porte.

L'amministratore delegato Profumo ha spiegato che il piano industriale, annunciato poco più di un anno fa, è sulla buona strada per "riportare Leonardo alla crescita sostenibile a lungo termine"; il traguardo a cui guarda il gruppo è quello di incrementare la redditività nei prossimi 5 anni fino a raggiungere un valore a due cifre.

Un altro tema affrontato durante l'intervista è stato quello dell'impatto della Brexit sui programmi di Difesa dell'Ue. Secondo Profumo in questo senso "l'allontanamento" di Regno Unito e Unione Europea rischia di danneggiare tutti. L'impatto di un no-deal sui "profitti e perdite della società non dovrebbe essere significativo", ha aggiunto, mentre ritiene più preoccupanti gli effetti a lungo termine della Brexit sulla cooperazione per la Difesa nei futuri programmi europei. "Il sistema di Difesa di oggi è ancora molto frammentato e non è il modo migliore per spendere i nostri soldi come contribuenti"

In particolare, Profumo si è detto fiducioso riguardo alla collaborazione nel programma di aerei da combattimento Tempest e ha aggiunto che se "ci fosse una convergenza dei progetti sarebbe un bene per i contribuenti".

Redazione