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Politica | 05 febbraio 2019, 15:00

Diritto di autodeterminazione della donna, il PD in Regione: "Sulla 194 centrodestra fermo a posizioni medievali"

I consiglieri regionali Dem: "La maggioranza ligure di centrodestra ha votato contro il riconoscimento del diritto all'autodeterminazione della donna, che è poi la parte centrale e più importante della 194"

Diritto di autodeterminazione della donna, il PD in Regione: "Sulla 194 centrodestra fermo a posizioni medievali"

Il gruppo PD in Regione Liguria rende nota la sua posizione in merito alla Legge 194: "Ancora una volta la maggioranza di centrodestra ha perso un'occasione: invece di discutere seriamente e con equilibrio di una legge importante come la 194, che coinvolge le coscienze dei cittadini e va attuata in tutte le sue parti, ha preferito portare avanti la solita propaganda contro i diritti delle donne, esprimendo una visione degna del più oscuro medioevo.

Un'idea retriva dei diritti che però non appartiene solo al consigliere Rosso, che della mozione è il proponente, ma a tutta la maggioranza ligure di centrodestra che, in aula, ha votato contro il riconoscimento, all'interno del dispositivo, del diritto all'autodeterminazione della donna, che è poi la parte centrale e più importante della 194, contro il potenziamento dei consultori pubblici che della 194 sono uno degli strumenti attuativi più importanti e contro la garanzia del servizio pubblico, minato dall'aumento dei ginecologici obiettori di coscienza, che hanno toccato il 60% del totale.

Purtroppo non ci sorprende questo atteggiamento da parte della maggioranza di centrodestra. A Roma il famigerato senatore Pillon propone di abrogare la 194. Qui in Liguria più ipocritamente ne riconoscono solo una parte e poi smontano i consultori. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a questo arretramento rispetto a diritti fondamentali della persone e in particolare delle donne, che consideriamo inviolabili".

Comunicato stampa


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