"In queste ore dopo la radicale modifica imposta al cosiddetto "Decreto semplificazioni" le attività produttive genovesi dell'area di crisi sono state nuovamente colpite dalla mancata sospensione dei prelievi fiscali".
Anche i Verdi esprimono il proprio parere sulle decisioni prese dal Governo in merito alla mancato rinvio delle tasse che gli sfollati e le aziende della zona rossa del Ponte Morandi dovranno pagare.
"In questi mesi noi Verdi, che rappresentiamo una forza democratica e propositiva, abbiamo cercato di evitare ogni polemica verso l'amministrazione comunale e regionale facendo solo proposte in senso positivo a cominciare dalla gratuità dei mezzi pubblici per tutto il periodo della crisi del ponte Morandi, fino alla necessità di avviare con urgenza i lavori per il raddoppio ferroviario del nodo genovese, il prolungamento della metropolitana verso la valle Bisagno in superficie e verso San Martino. Abbiamo anche cercato di non polemizzare più di tanto su scelte culturali e sociali estremamente discutibili fatte dalla Giunta Bucci, oltre al fatto che essa sempre si caratterizza per favorire il trasporto su gomma invece che su rotaia in una città che ha gravissimi problemi di inquinamento atmosferico.
Ora però non possiamo tacere poiché il governo di estrema destra con un atto a dir poco dilletantistico ha duramente colpito la città non sospendendo l'applicazione delle tasse per attività produttive in grave crisi e neppure pare all'orizzonte un provvedimento che riprenda quanto era stato inserito in un decreto sbagliato. Noi Verdi crediamo che questo provvedimento vada ripreso all'istante insieme ad una radicale revisione della normativa commerciale regionale, che favorisce solo la grande distribuzione e a proposte di lavoro per chi lavorava in aziende sotto il ponte crollato e ora lo ha perduto.
Questo Governo deve dare una risposta urgente e immediata invece di venire a Genova a fare passerelle. La Regione deve intervenire per la sua parte di competenza insieme al Comune per sanare la grave situazione occupazionale determinatasi nella zona. Genova non può più attendere e dobbiamo dare finalmente una risposta alla popolazione ligure".