Alzi la mano chi non ha mai sbagliato ad acquistare la taglia di una camicia o di un paio di pantaloni. Certamente almeno uno volta nella vita siamo rimasti delusi dalla vestibilità che ci aspettavamo. Morale: riprendi l’auto, ritorna in centro, rientra nel negozio in periodo di saldi, rifai la fila per cambiare taglia, scopri che il prodotto è finito, valuta se farti fare un buono per futuri acquisti, esci dal negozio deluso e mentre ritorni a casa nel traffico serale giuri a te stesso che la prossima volta proverai l’articolo prima di passare la carta di credito.
Promesse da marinaio. O almeno così era sino all’arrivo della maglietta in grado di catturare con un nanoprocessore la tridimensionalità del seno femminile, indicando esattamente allo smartphone di nostra moglie quale intimo comprare. Si, perchè il 20% delle donne sbaglia la taglia in acquisto.
Se a questo aggiungiamo un sistema di monitoraggio attivo dei manichini capace di spingerle verso altri prodotti di punta della stagione, allora resta loro solo da scoprire la App che consente di saltare la fila in cassa pagando direttamente in camerino con una scansione QR-ode.
Esiste anche una dimensione meno patinata e più aziendale nell’applicazione della tecnologia alla produzione di capi di abbigliamento. È il caso della realizzazione di dotazioni di sicurezza, capaci di cambiare colore nel momento in cui le condizioni di lavoro iniziano a diventare pericolose per l’uomo, oppure di giacche con sensori che avvertono l’utente in caso di emergenza, di aumento nel livello di acidità dell’aria o semplicemente di uno sbaglio di corsia in magazzino.
Come sempre poi la moda coniuga creatività e profitto con valenza sociale. C’è anche la maglietta che consente ai non udenti di ascoltare la musica “addosso”. Gli stessi sensori che installati su un maglioncino un po’ più tecnico permettono ad uno staff di medici di misurare il benessere derivante dall’ascolto della Sinfonia n. 4 in re maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart oppure di Imagine di John Lennon. In questo caso, sensori ed accelerometri leggono movimenti, impulsi elettrici del corpo e parametri vitali come respiro, pressione e temperatura che - elaborati da un programma di analisi biometrico - ci raccontano la qualità della vita durante il viaggio musicale.
Stilisti ed innovation manager, creativi dalla leonardiana fama e smanettoni da tastiera, un connubio sino a pochi anni fa impensabile, ma che oggi consente di divertirsi, di affermare la moda come settore trainante dell’economia e di mostrare come mondi distanti possono creare successi strepitosi. Connessione e personalizzazione sono le parole magiche attorno a cui tagliare il cartamodello del futuro e creare l’abito il cui tessuto è fatto di idee, materiali innovativi ed un marketing veloce.
Tuttavia esiste anche un risvolto sexy: se incontrate all’aperitivo un ragazzo che vi piace e il battito del cuore accelera, può accadere che il vostro vestito inizi a diventare trasparente. Occhio, perché basta una serie di strati di tessuto intelligente a rivelare segrete emozioni.
La tecno-moda è anche questo.