/ Genova

Genova | 24 gennaio 2019, 08:00

Aprite gli ombrelli perché con “Snow” ha iniziato a nevicare

Fuori il nuovo brano di Emilya ndMe, il racconto degli ultimi istanti con la madre

Aprite gli ombrelli perché con “Snow” ha iniziato a nevicare

 

Esce “Snow” e arriva la neve a Genova. Puro caso o straordinaria strategia di marketing? Forse improbabile ma un po’ voglio crederci. Lauretta Grechi Galeno, in arte Emilya ndMe, ha lanciato, lunedì 21 gennaio, il suo primo singolo - “Snow”, appunto - insieme al suo primissimo videoclip ufficiale. Che dire, un tempismo assolutamente perfetto.

Il brano parla di ricordi: quelli che arrivano all’improvviso, quelli irrefrenabili, quelli con cui si convive pacificamente e quelli che invece preferiremmo chiudere in un cassetto. “Snow”, come la neve che si adagia al suolo, racconta del silenzio che opprime, quel vuoto che ti circonda poco dopo un momento di intenso dolore. Come quando, in mezzo ad una nevicata, osservi i fiocchi confondersi tra loro senza percepire rumori, così durante un brutto momento vedi solo movimenti di cose e persone attorno a te, senza essere minimamente coinvolto a livello sonoro.

Una canzone intensa, personale, intima. Una serie di sensazioni difficili che attraverso la musica acquistano un nuovo sapore, forse si addolciscono. Un sound che - intersecando Rock, Shoegaze e Dream Pop, disegna in note l’immobilità che si prova durante una sofferenza improvvisa.

“Snow è nata sul mio letto - racconta Emilya ndMe - Mi succede spesso ormai che i ricordi si presentino alla mia mente come immagini anche quando non vorrei. Sono capaci di strapparmi un sorriso improvviso o improvvisamente farmi piangere. Quel giorno è andata proprio così.”

“Lotto spesso con quelle immagini, tante le vorrei cancellare. Eppure  - continua - contro quelle immagini non ho mai vinto, anzi. Ho dovuto accettarle, accoglierle per non rimanerne schiava. Così, quel pomeriggio, presi una vecchia agenda e provai a descrivere i miei ricordi, per liberarmi della sensazione che mi avevano fatto provare.”

“Snow parla delle ultime ore di mia madre, quando ero accanto al suo letto, dall’altra parte mia sorella e intorno la mia famiglia; l’abbiamo salutata alle 9 del mattino di un 22 di gennaio, il cielo era nuvoloso e un po’ livido. La luce usciva a tratti come raggi ghiacciati fra le nuvole. Mi sentivo cadere nel vuoto, sentivo di non avere la forza nelle gambe. Tutto sembrava un incubo, un violento incalzare di eventi spiazzanti, un dolore inaudito. Poi, un attimo dopo, quel silenzio. Sembrava quello surreale della neve. Quella neve che mia mamma amava tanto, che mi ha insegnato a vivere come una magia da rincorrere. La stessa neve che abbiamo trovato sul monte Bracco nel viaggio in ambulanza: lei era sdraiata e io, accanto, le dicevo: “Mamma, guarda, c’è la neve fuori” mentre le mostravo la foto sul telefonino.”

“Succede che per vivere si lotti - conclude - Ma a volte non basta e si trapassa, trapassa anche chi resta, trapassi perché vai oltre alla fisicità e rimani dentro ad una bolla per molto tempo. Poi, improvvisamente, ricominci a vivere. Come quando la neve cade e copre tutto. C’è silenzio ma poi si scioglie e si ricomincia di nuovo”.

 

Ecco il testo di “Snow” e la sua traduzione.

Snow I guessed that the fallen snow

Would not rise up

I guess that the wet ground

Would had to dry out

I looked at the wrong side of me

I stared at my fading face

I felt your morning bed

As i felt my broken legs

Sorrows denied will find all that space in my mind

From the inside it struggle and fight

Sorrows denied will find all that space in my mind

If I have the chance to change

To be the same of you

If I could jump so high to fellow something new

I will make my hands so big to grab that dark and blue

I will my band so noise as I felt my crashing voice

Sorrows denied will find all that space in my mind

From the inside it struggle and fight

Sorrows denied will find all that space in my mind

Just be like the snow, the snow melts

Just learn to give up, the snow melts

 

Neve

Avevo capito che la neve caduta

Non si sarebbe rialzata

Avevo capito che la terra bagnata

Avrebbe dovuto asciugarsi

Guardavo alla parte sbagliata di me

Fissavo il mio viso svanire

Sentivo quel tuo letto del mattino

Come sentivo le mie gambe rotte

I dolori negati troveranno tutto lo spazio nella mia mente

Dall’interno lotta e combatte

I dolori negati troveranno tutto lo spazio nella mia mente

Se avessi la possibilità di cambiare

Per essere come te

Se potessi saltare così in alto per far coppia con qualcosa di nuovo

Farò le mie mani così grandi da afferrare quel nero e quel blu

La mia band sarà così rumorosa mentre sento la mia voce che si schianta

I dolori negati troveranno tutto lo spazio nella mia mente

Dall’interno lotta e combatte

I dolori negati troveranno tutto lo spazio nella mia mente

Basta essere come la neve, la neve si scioglie

Basta imparare a mollare, la neve si scioglie

Giovanna Ghiglione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium