E' il giorno del lutto e della protesta per la morte di Eros Cinti, l'operaio che ha perso la vita all'Ansaldo Energia. Le organizzazioni sindacali hanno indetto otto ore di sciopero, mentre l'azienda devolverà queste ore alla famiglia del lavoratore morto. La tragedia si è consumata ieri, nel nuovo ingresso dello stabilimento proprio sotto quel che resta del viadotto Morandi. L'incidente sarebbe stato causato dal crollo improvviso di un pezzo da una gru. Cinti, 42 anni, vedovo, lascia due bambini di 11 e 6 anni.
Quello delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro è un problema che continua ad affliggere il territorio ligure. Secondo i dati dell'Inail elaborati dagli uffici della Cgil, tra gennaio e novembre del 2018 si sono verificati 42 incidenti mortali in Liguria, corrispondenti ad un aumento del 31% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ben 25 di questi sono accaduti a Genova.
"Non si può uscire di casa per andare a lavorare, per avere un futuro, e non tornare più. Continueremo a gridare la necessità che ci sia più chiarezza, ma è un grido inutile se non è ascoltato da istituzioni e aziende", ha detto il segretario generale della Fiom Cgil di Genova, Bruno Manganaro.
Per la Cgil nazionale, "gli appelli, le promesse, le dichiarazioni che seguono ogni tragedia non si trasformano mai, purtroppo, in fatti concreti; da mesi il sindacato unitariamente chiede che si definisca in Italia una strategia nazionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, unico Paese europeo a non averla ancora messa a punto".
"Si continua a morire sempre nello stesso modo - prosegue la Confederazione - a conferma che la sicurezza sul lavoro non costituisce la priorità, né per le Istituzioni, a partire dal Governo, nonostante avesse inaugurato la legislatura con una sessione straordinaria del Parlamento sulla Salute e Sicurezza sul lavoro, né per quelle imprese che continuano a ricorrere alle esternalizzazioni, deresponsabilizzandosi sulle condizioni di sicurezza".
La Cgil poi rivolgendosi al Governo prosegue "la manovra non investe su qualità e sicurezza del lavoro, e non coglie l'occasione della revisione delle tariffe Inail per potenziare gli investimenti su ricerca e prestazioni per i lavoratori. Ciò conferma che il lavoro non rappresenta la bussola del cambiamento".
"Serve - conclude la Cgil - una grande mobilitazione del Paese, ed è fondamentale il rilancio della contrattazione per migliorare le condizioni di lavoro, dalle norme specifiche sulla sicurezza all'organizzazione del lavoro".
Nelle immagini (riprese proprio all'indomani della morte sul lavoro che ha scosso Genova) si possono notare alcuni operai impegnati sopra il tetto di un edificio a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Bogliasco: senza protezioni, senza caschi e senza visibili dispositivi di sicurezza. Le normative prevedono misure stringenti per la tutela dell'incolumità di chi opera sui tetti e sulle altezze.
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