Il capogruppo in Regione Alice Salvatore replica all'assessore Berrino che, al termine dell'incontro di ieri al Mise con il ministro Luigi Di Maio, ha definito "incerto e lacunoso" il decreto sul reddito di cittadinanza.
"Intanto, noi stiamo realizzando il programma elettorale, mentre la Giunta di cui fa parte Berrino no. Cosa ha dichiarato Toti sul lavoro in campagna elettorale? E, soprattutto, che cosa ha realizzato delle promesse fatte?" - chiede Salvatore, che oggi è a Roma proprio per un incontro sul decreto con i principali esponenti del Movimento, che sarà trasmesso in streaming alle 11.00 -. Noi mettiamo le mani dove nessuno osa! Certo che è difficile, ma almeno noi ci prendiamo il disturbo di mettere quelle politiche in atto! Troppo semplice aspettarsi la pappa fatta e confezionata: l'atteggiamento di Berrino è da vecchia politica inconcludente".
"La vera portata innovativa del reddito di cittadinanza è proprio quella di ricreare un rapporto attivo tra cittadino e Stato - continua il capogruppo -. E proprio per questo non è assistenzialismo. Come si fa a ravvisare assistenzialismo nell'obbligo, per chi percepirà il reddito, di formarsi e di rendersi disponibili a fare lavori socialmente utili? Con il nostro decreto, si rifonda il rapporto attivo: il cittadino che si fa Stato, così come volevano i padri costituenti".
"La vecchia politica prima aveva gioco facile: abusava di posizioni di potere, svilendo la cittadinanza, privandola del legittimo diritto al lavoro e al reddito. Noi invece la coinvolgiamo: è una rivoluzione copernicana", conclude Salvatore.