Dopo l’album ‘Castles, wings, stories and dreams’ del 2010 del DVD ‘Live Anthology’ del 2014 e l’album ‘Faces with no traces’ del 2016 accompagnato dal singolo ‘Black angel’s claws’ realizzato con la collaborazione di Alessandro Siani e l’ex Prodigy Leeroy Thornhill, Paolo Siani si ripresenta con il terzo album della sua Trilogia "The Leprechaun’s pot of gold" in uscita il prossimo 25 Gennaio 2019 per la Black Widow Records.
Siani ci propone un altro capitolo della sua musica attraverso la presentazione di sette brani originali da lui composti, suonati ed arrangiati e da un Bootleg di una registrazione dal vivo eseguita nel lontano 1971 negli Studi RAI di Viale Mazzini nel corso di una diretta su Radio Nazionale all’interno del programma ‘Per voi giovani’ condotto da Mario Luzzato Fegiz e Paolo Giaccio.
Atmosfere decisamente Progressive tra il blues e la psichedelica morbida di stampo floydiano, testi impegnati che, nello stile di Siani, propongono temi esistenziali senza nessun particolare orientamento politico ma non per questo meno importanti e incisivi.
Di tutto rispetto il cast che ha contribuito alla realizzazione dei brani: Giorgio Usai, storico componente della Nuova Idea all’organo Hammond, Roberto Tiranti al basso e alla voce solista in diversi brani, Paul Gordon Manners, voce solista in Standing alone, Anthony Brosco in un’altra interpretazione come voce solista dello stesso brano prodotto dal figlio Alessandro Siani a Brighton (UK), Martin Grice al sax e al flauto, Guido Guglielminetti al basso, Nik Carraro alla chitarra elettrica, Ivana ‘’Ivy’’ Gotti al Theremin, Marco Biggi alla batteria in Time to play, brano in cui è protagonista la Banda G. Puccini di Adro, diretta dal M° Costanzo Manza, Giangiusto Mattiucci al piano Rhodes.
I titoli dei brani:
Standing alone (6’06’’) feat. Anthony Brosco
Inflate your veins (6’07’’)
The Leprechaun’s pot of gold (5’18’’)
Statue of wax (5’31’’)
Lord Brummel (7’04’’)
Walking on the limit (5’30’’)
Time to play (5’26’’) Standing alone (6’06’’) feat. Paul Gordon Manners
We’re going wrong (9’02’’)