Attraverso il suo legale, Emanuele Podestà smentisce le accuse rivoltegli da Federico Fiumani, riportate dai media e nell'articolo sulla manifestazione #metoo che si è svolta a Genova lo scorso 23 novembre.
"Quanto addebitato al signor Emanuele Podestà dal signor Federico Fiumani, per di più in termini di certezza, è oggettivamente falso - dichiara l'avvocato Daniele Pomata- Il mio assistito, infatti, non è mai stato condannato e neppure imputato per i fatti (spegnimento di sigarette in faccia, segregazione in casa, ecc.) che erroneamente e in maniera fuorviante gli vengono attribuiti nel corpo dell'articolo, che riporta (perfino con la pubblicazione dei relativi posts) le dichiarazioni rese dal signor Federico Fiumani, inducendo peraltro il lettore a recepirli acriticamente come dati oggettivi e vagliati con la doverosa diligenza da chi li ha resi pubblici. Al contrario, il dottor Emanuele Podestà è incensurato (ed è superfluo ribadire che non godrebbe di detto status ove i fatti predetti fossero accaduti realmente) ed ha subito dalla pubblicazione del commento un gravissimo danno alla propria immagine e reputazione personale e professionale".
"Ritengo - aggiunge il legale - che la sede deputata, nel nostro ordinamento, ad ogni accertamento in ordine ai fatti attribuiti dal signor Federico Fiumani al mio assistito sia il Tribunale e non certo internet o la stampa, che hanno il fondamentale e arduo compito di raccontare la realtà dei fatti in maniera completa e diligente, ma non quello di accertarla, non disponendo degli strumenti investigativi necessari a tal compito, prerogativa dell’Autorità Giudiziaria".
"Invito - conclude l'avvocato di Emanuele Podestà - a rettificare la notizia, sulla scorta delle dichiarazioni rese dal signor Federico Fiumani, in termini erronei e a non utilizzare immagini obiettivamente fuorvianti il giudizio del lettore rispetto ai fatti narrati".