Il Pd lancia l'allarme sulla sanità ligure, accusando la giunta Toti di essere passiva di fronte a un progressivo perdere terreno del sistema siociosanitario ligure, e di pensare che l'unica soluzione sia procedere a privatizzazioni sempre più spinte di servizi e strutture.
"Un’altra brutta notizia per la sanità ligure amministrata dal trio Toti-Viale-Locatelli. Dopo l’aumento della spesa per la mobilità passiva cioè più fughe (da meno 35 milioni nel 2014 a -50 nel 2016), dopo che il percorso di risanamento del deficit è slittato dal 2020 al 2022 perché i conti sono peggiori delle attese, dopo i tagli al personale e quindi ai servizi e la stretta sugli enti che gestiscono le strutture residenziali per anziani, disabili e minori, ora la classifica annuale del Ministero della Salute sui Livelli Essenziali di Assistenza per l’anno 2017 certifica che la Liguria perde due posizioni e scivola al nono posto dopo che nel 2015, ultimo anno del centrosinistra, era arrivata al sesto - si legge in un comunicato stampa del gruppo consiliare Pd in Regione -. Quindi perdiamo colpi e purtroppo anche pezzi. L’unica cosa che va avanti sono le privatizzazioni. Vogliono privatizzare tutto: ospedali di base, il nuovo ospedale agli Erzelli, le pubbliche assistenze e da ultimo anche il servizio di eliambulanza. Che questo sia nell’interesse dei liguri abbiamo forti dubbi. Che sia nell'interesse di grandi gruppi lombardi direi che è altrettanto evidente".
"Noi continueremo a batterci per un altro modello di sanità che punti davvero sulla qualità, sulle eccellenze liguri che ci sono in ogni settore, su servizi territoriali potenziati e su ospedali in cui l’efficienza non voglia dire minori servizi. E per un pubblico che si integra con il privato e non ne viene sostituito - si legge in conclusione della nta stampa -. Perché alla fine quando il pubblico si indebolisce a rimetterci rischia di essere la salute dei liguri".