I commissari straordinari di banca Carige e il governatore ligure Toti sono contrari alla nazionalizzazione dell'istituto di credito, e credono all'opzione del rilancio, questa la sostanza delle dichiarazioni rilasciate oggi alla stampa.
"Siamo la banca del territorio - ha ribadito il commissario di Carige Pietro Modiano oggi davanti ai giornalisti, diventeremo la banca 'esemplare' del territorio a prescindere dalle prospettive di aggregazione".
Sulla stessa linea il presidente Toti che ha dichiarato: "Continuo a ritenere che economia e Stato siano separati". Nessuna opportunità quindi che la banca passa in mani pubbliche. "Sulla nazionalizzazione degli istituti di credito mi trovo in disaccordo - ha chiarito Toti - Carige ha risorse e forze per rialzarsi sulle proprie gambe".
Toti insomma ridimensiona la portata della crisi, come aveva già fatto in mattinata durate la trasmissione radiofonica 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24. "Sono molto contrario a questa furia statalizzatrice del M5S - ha spiegato Toti ai microfoni della radio - credo che Carige abbia le risorse interne e un know-how da offrire a un accordo importante tra istituti di credito per poterla rilanciare anche in un’ ottica di aggregazione e di accordi anche in accordi con altri. Abbiamo visto l’esperienza di Carispezia oggi integrata in Crédit Agricole ed è una banca sana che è rimasta attiva sul territorio del Levante e della nostra regione con buoni risultati. Se su Carige per necessità momentanee serve un intervento dello Stato ben venga, ma che si usi questo problema per nazionalizzare così come si voleva usare il ponte di Genova per nazionalizzare le autostrade, vista la capacità gestionale del Movimento 5 stelle, mi spaventa ideologicamente e praticamente".
E sul tema di possibili partner in arrivo a sostegno di Carige ancora noi ufficiali non ce ne sono: "Non abbiamo ancora chiesto manifestazioni di interesse", ha detto il commissario straordinario di Carige Fabio Innocenzi, in risposte alle domande dei cronisti. La ricerca di un'alleanza industriale solida, spiega Innocenzi, è ancora "nella fase di predisposizione del materiale sulla base del quale chieder poi le manifestazioni di interesse".