Innovazione - 09 gennaio 2019, 17:23

Annalisa Panesi, l’editrice digital che punta alla Grande Mela

Storia di un’avventura imprenditoriale e culturale che parte da Cogorno e che, attraverso Genova e la Liguria, si appresta a sbarcare a New York. Dietro ci sono l’impegno e la passione di una ragazza dell’entroterra con il cuore da combattente e un amore infinito per la lettura

Fare editoria di qualità e scoprire nuovi talenti si può. Magari contribuendo, nel frattempo, ad arricchire la scena culturale del Levante genovese e a nutrire il proprio intelletto fervido e curioso, la propria passione sconfinata per la lettura e le belle cose. Magari anche sperimentando quel settore digital che nel mondo dei libri è sempre più in rapida ascesa.

Tutto questo è Panesi Edizioni, tante parole per declinarne una sola: moderno.

L’interessante realtà fondata da Annalisa Panesi compie cinque anni e, dopo aver lanciato decine e decine di scrittori e progetti, si prepara al definitivo salto di qualità. Archiviato il percorso dell’esperimento e della maturazione, ora si entra nell’età adulta, perfettamente carenati in vista di una bellissima navigazione che si presenta all’orizzonte. E che, attraverso un oceano, potrebbe persino portare dall’altra parte del mondo, a New York.

Il tutto partendo dall’entroterra genovese, dal Comune di Cogorno. “Sono di Breccanecca - precisa Annalisa Panesi - ci tengo molto alle mie origini e ne vado molto fiera. E poi, grazie a Internet, non c’è più bisogno di spostarsi nei grandi centri per lavorare. Si può benissimo farlo restando vicino a casa propria, ai propri affetti”.

Che è poi la stessa filosofia con cui è nato, a Chiavari, su impulso della famiglia Gozzi, l’incubatore di start up Wylab, che ha contribuito, nei suoi primi anni di vita, a far tornare tantissimi ragazzi nel ‘loro’ Tigullio, anche dopo esperienze internazionali. Mondo digitale, talento, idee, spirito imprenditoriale: il Levante di tutti questi elementi pulsa, e Annalisa Panesi ne è una delle dimostrazioni. Una piacevolissima rosa, ora sbocciata in tutta la sua bellezza.

Trentaquattro anni, sposata e con un figlio, Annalisa studia prima a Genova e poi a Bologna. Si definisce “ligure fin nel midollo con i suoi pro e i suoi contro, clinicamente dipendente da tutto ciò che può essere scritto e letto”.

Così si racconta sul proprio sito: “Dopo essermi diplomata al Liceo Scientifico con una tesina tutta improntata su cinema e arte, zaino in spalla sono partita per Bologna, ad affrontare il grande Dams. Dopo due anni bolognesi, sono rientrata nella mia adorata Liguria vista mare, e ho terminato gli studi presso l’Università di Genova, laureandomi con una tesi in Storia dello Spettacolo. Ma la mia vena scientifica non ci stava a rimanere reclusa in un passato liceale. Perciò mi sono iscritta a Matematica. Peccato che gli orari del lavoro non combaciassero con quelli dello studio… avrei avuto bisogno di una giornata di 36 ore, e altrettanta energia, per star dietro a tutto. E così, detto addio a una carriera matematica, tra gli scaffali della libreria in cui allora lavoravo, con dedizione e pazienza, si è fatta spazio in me l’idea di ciò che avrei voluto fare ‘da grande’: l’editore”.

L’amore scocca in una bottega di Sestri Levante, tra le pagine di vari autori. E trascina Annalisa verso la sua vocazione, il suo futuro: “In un anno ho fatto diversi corsi, da quello specifico per correttore di bozze, a quello più generale in tecniche di redazione, fino al Master di Editoria Cartacea e Digitale. Da allora mi sono occupata di correzione di bozze, di lettura professionale e di editing. Fino a che non è arrivato il momento di creare qualcosa di nuovo, di mio: la Panesi Edizioni. A un certo punto, infatti, mi sono detta: per continuare a lavorare gratis per altri, tanto vale mettermi a lavorare gratis per me. Magari poi il progetto funziona e riesco a farlo diventare un lavoro”.

Così è stato. Una storia d’impegno, di sacrificio, di migliaia di pagine lette, di studi e, naturalmente, di una naturale predisposizione intellettuale. Annalisa ha sentito qual era la sua strada, e ha avuto il coraggio di percorrerla.

“Oggi non lavoro più gratis, ma posso dire di essermela sudata parecchio. Anche perché in ufficio faccio di tutto e di più: direttore editoriale, editor, redattrice, lettrice, creo gli e-pub, progetto i corsi di formazione e pianifico il lavoro. È la mia creazione e voglio essere presente in ogni suo respiro”.

I collaboratori, comunque, ci sono: Nicoletta, che si occupa di comunicazione e di relazioni esterne; Tatiana, che cura invece la parte grafica. Con Annalisa condividono la passione per la lettura e per le storie. Quando si dice, le affinità elettive.

“Stiamo bene - racconta Annalisa - Pubblichiamo circa una decina di autori all’anno, quasi sempre emergenti e quasi sempre solo in versione digitale. La stampa in cartaceo la riservo, generalmente, a quegli autori che sono più presenti sul territorio, che possono curare le presentazioni, i firma copie, i rapporti con le librerie. Ma la casa editrice ha un taglio soprattutto digital e voglio che rimanga così: perché l’ebook è quello che ti permette di farti conoscere anche al di fuori del tuo cerchio. Riesci a raggiungere potenziali lettori da tutte le parti del mondo”.

Le collane sono varie: ‘Extreme’, un progetto innovativo, dedicato ad autori che hanno voglia di osare e a opere che testano i limiti della narrativa per superarli con coraggio, “l’anima nera della nostra proposta editoriale, vietata a chi nella lettura cerca facili rassicurazioni”; ‘Emotive’, ovvero un laboratorio di sentimenti interamente dedicato alle donne; ‘Young / Altri mondi’, collana dedicata non solo ai ragazzi, ma in generale a quelle tematiche che oggi spopolano fra i lettori più attivi e dinamici; ‘Liguria da leggere’, per dare voce agli scrittori della nostra terra, alla nostra cultura, alle nostre tradizioni locali; ‘Classici ritrovati’, opere quasi dimenticate “che rivedono la luce grazie ai nostri traduttori”; ‘Tradizioni’, con ampio spazio dedicato a tutte le forme letterarie tradizionali e popolari, dalla narrativa contemporanea alla poesia, al teatro.

In più, alcune opere tradotte in lingua straniera e alcune edizioni speciali. Tanto, tanto lavoro. Ma ancor più grosso è il lavoro di cernita, di selezione, di scrematura: “Sono costretta a dire molti no, quando un elaborato non è scritto bene o non lo ritengo pubblicabile. I criteri? Deve anzitutto piacere a me. Mi fido molto del mio gusto di lettrice. Se i manoscritti soddisfano il mio gusto, inizia il lavoro di editing, che è quello più complesso ma anche quello che mi piace di più”.

Generalmente, un’opera non esce mai così come arriva ad Annalisa: “Qualche correzione o aggiustata va sempre fatta, in genere nei dialoghi, altre volte in parti che ritengo superflue. Io sono una che tende a tirar delle righe dove la narrazione divaga troppo. Ma solo così si può avere una pubblicazione professionale. L’editoria digital è di due tipi: o quella self, dove uno pubblica la sua opera dopo averla fatta leggere, al massimo, a due o tre amici; oppure quella veicolata, come la mia casa editrice. Se ti affidi a una persona che lo fa di mestiere, molte volte eviti dei pasticci”.

Ma come lavora un editor? Su quali standard, con quali modelli di riferimento? “Lo considero - osserva Annalisa - un mestiere molto personale: sia per come ci si approccia alla lettura, sia per i propri gusti, sia per le aggettivazioni. I titoli? Alcune volte lascio quelli che ci sono. Altre volte suggerisco differenti opzioni”.

Lavorare con gli esordienti è un percorso di crescita reciproco. Poi ci sono bellissime soddisfazioni. Quando arrivano i risultati. Due in particolare sono nel cuore di Annalisa Panesi: Daniela Tresconi con ‘La linea del destino’ e Luca Bortone con ‘Land Grabbing’ e ‘Per mia figlia’.

“A tutti gli autori garantiamo la promozione e uno spazio sul nostro sito e sui nostri social. Per le piattaforme online, siamo su tutte le principali: Amazon Kindle Store, Apple iBook Store, Kobo Books, Barnes&Nobles, Ibs, Ultima Books, La Feltrinelli, Tolino.de, Libreria Rizzoli, grazie al nostro distributore StreetLib”.

Ed è proprio questo respiro internazionale ad aver fatto conoscere Panesi Edizioni sino a New York: “Ma è tutto in fase di approccio, però stiamo lavorando a un bel progetto”, ammette Annalisa, abituata - da ligure “sino al midollo” - a non fare voli pindarici.

Intanto, prepara anche la prossima uscita di ‘Libri in Baia’, manifestazione letteraria di cui nel 2019 ricorrerà la terza edizione: “Una rassegna che nasce dalla voglia di fare qualcosa per il Tigullio, dedicata sia agli autori che alle case editrici. È una bella formula perché consente a scrittori, addetti ai lavori e lettori di entrare tutti in contatto”.

Creando l’alchimia più bella: la letteratura che esce dalle pagine e fa nascere relazioni, rapporti personali, conoscenze e amicizie.

Dietro il sorriso ampio e i lunghi capelli scuri, Annalisa Panesi ha il cuore di una combattente, ma il gusto sottile di chi l’arte la ama davvero.

Oltre a un eccellente fiuto nel saperla riconoscere.

Alberto Bruzzone