"Stiamo cercando di capire, a noi non risulta che siano stati fatti errori da un punto di vista tecnico, vogliamo comprendere meglio quello che è accaduto, ci sembra strano. Non ci sono motivazioni per questa decisioni".
Il presidente dell'Arci della provincia di Savona Franco Zunino ha voluto commentare con queste parole la bocciatura della Regione Liguria in merito alla domanda presentata per il progetto sul disagio giovanile, che vede proprio Arci associazione capofila insieme a altre 40 realtà del territorio ligure per una richiesta che si attestava intorno ai 300mila euro.
110 gli enti che, appartenenti alle organizzazioni di volontariato (64 enti) e alle associazioni di promozione sociale (46 enti), hanno risposto positivamente alla richiesta di manifestazione di interesse promossa da Regione Liguria e sono stati ammessi alla co-progettazione di interventi pilota su tutto il territorio regionale in tre precise aree di azione (‘anziani’, ‘disabili’ e ‘giovani’), costituendo associazioni temporanee di scopo.
La Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità e Terzo Settore Sonia Viale, ha dato il via libera all’erogazione delle risorse, circa 900mila euro, stanziate a livello nazionale nell’ambito del nuovo Codice del Terzo Settore per il sostegno al mondo del volontariato e dell’associazionismo secondo il principio della sussidiarietà orizzontale, ovvero promuovendo le realtà già molto attive nell’aiuto alle persone più fragili.
Ma l'Associazione Ricreativa e Culturale Italiana rimane fuori: “Spiace ma Arci, capofila dell’Ats per il filone sui "giovani", ha depositato un progetto non conforme, privo dei requisiti minimi previsti, e quindi non sarà possibile procedere allo sviluppo delle iniziative. Valuteremo se riattivare questo filone il prossimo anno”, spiega l'assessore regionale e vicepresidente Sonia Viale.
Duro l'attacco dei giovani della Lega Liguria Savona: "Prima di tutto come giovani, e successivamente come giovani della Lega, non ci sentiamo minimamente rappresentati da Arci, storicamente emblema dell’associazionismo di sinistra. Dispiace, però, che alla politicizzazione delle associazioni si abbini anche l’inadeguatezza e la presunzione di non partecipare in modo corretto ai bandi, a maggior ragione quando determinate associazioni attingono a fondi pubblici per fare politica".
"L’associazionismo deve fare associazionismo e lasciare da parte la politica, perché questa volta a farne le spese sono stati i giovani in generale, non Arci Liguria singolarmente. Per ciò che concerne anziani e disabili apprendiamo con gioia che i fondi stanziati verranno erogati; in Arci invece - che rappresenta un mondo politico che non ha più consensi - evidentemente erano più impegnati a far politica che non a fare il lavoro al quale erano stati deputati bruciando, di fatto, i 300mila euro destinati al mondo dei giovani" concludono i giovani leghisti.