Dopo le polemiche sulle spese legali e i corsi di formazione non appropriati, i sindacati confermano lo stato di agitazione dei lavoratori di Alfa, perché la giunta regionale non riconosce il salario precedente a chi operava in Provincia.
"Riconosciamo l'impegno manifestato dalla giunta nell'accordo con le organizzazioni sindacali per l'assunzione nei Centri per l'impiego di 67 dipendenti entro fine febbraio 2019 - scrive a proposito della vicenda il consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti -. Ma rimaniamo fortemente preoccupati per la grave situazione in cui sono costrette ad operare queste strutture, che da fine novembre 2018 hanno ridotto il personale degli enti in appalto (da gennaio non seguiranno più gli utenti dei Cpi), con il rischio di forti disservizi per i cittadini disoccupati, inoccupati, i giovani "neet" e tutte le persone in difficoltà che usufruiscono dei Centri per l’impiego".
"Un rischio ancor più significativo, considerata anche la difficile situazione occupazionale della Liguria, ulteriormente aggravatasi dopo le devastazioni delle mareggiate e il crollo del Morandi, e che avrebbe dovuto spingere la Regione già ad adempiere e velocizzare quello che da mesi è in gestazione - aggiunge Rossetti -.Ricordo che il personale degli enti consorziati non è più disponibile, essendo venuta meno la convenzione, scaduta il 31 novembre e non più rinnovata, mentre rimaniamo in attesa dell’assunzione dei primi neo dipendenti a tempo determinato - e solo per un anno. Questo stato di cose induce a chiederci come potranno funzionare i Centri per l’impiego, sui quali, oltretutto, tra pochi mesi graveranno anche le pratiche del reddito di cittadinanza approvato dal Governo".
"Inoltre, il personale da reintegrare comprende altri 31 dipendenti: il Consiglio ha approvato che vengano assunti nel più breve tempo possibile. Chiediamo ora di fornire un cronoprogramma dettagliato che consenta di poter far funzionare i Centri per l’Impiego poiché al momento non esiste un termine di tempo preciso dato dalla giunta - conclude il consigliere regionale de Pd -. Rimangono poi i ritardi del sistema delle politiche attive del lavoro e una certa confusione sulla sua “governance”. Garanzia Giovani partirà, se va tutto bene, ad aprile, mentre avrebbe potuto essere già attiva e i primi affidamenti di lavoro alle agenzie accreditate per le politiche del lavoro non avverranno prima di maggio-giugno. Non risulta chiaro il ruolo di Alfa, l’Agenzia regionale fuori dal controllo della giunta a cui non vengono più affidati i Centri per l’impiego, poiché le persone verranno direttamente assunte dalla Regione, ma che rimane soggetto coordinatore di Garanzia Giovani. Infine un appunto. L’assessore Berrino, ricordando che queste politiche non derivano dall'azione del Governo giallo verde, non ha fornito un’informazione corretta e completa e cioè che i finanziamenti per le assunzioni e la stabilizzazione futura dei lavoratori sono risultati del Governo di centro sinistra".