"Lunedì scorso, in Commissione Sanità, un passo importante, direi vitale, nella prevenzione delle tragedie dovute a soffocamento: via libera, infatti, alla Proposta di legge per la promozione delle tecniche di primo soccorso pediatrico (e non) per arginare le tragedie dovute all'ingestione di corpi estranei (alimenti od oggetti che possono ostruire le vie aeree, sopratutto per i piccoli). Il testo si pone anche l'obiettivo di promuovere corsi formativi di primo soccorso per l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extra ospedaliero". Così il consigliere regionale Andrea Melis, primo firmatario della Proposta di legge discussa martedì in II Commissione e votata all'unanimità da tutte le forze politiche.
Che prosegue descrivendo la tragica casistica dei soffocamenti in età pediatrica: "Le cifre purtroppo sono drammatiche: l'inalazione di corpi estranei è oggi la causa di circa il 27% di tutte le morti accidentali dei bambini sotto i quattro anni di età; più del 50% delle morti da soffocamento avviene nei bambini di età inferiore ai 5 anni, con un picco massimo d’incidenza tra i 2 mesi e i 2 anni di vita. E ancora, in Italia muoiono per cause legate all’ostruzione delle vie aeree circa 50 bambini ogni anno, uno ogni settimana. Un evento drammatico che spesso non può essere evitato perché le persone presenti nei primi momenti di emergenza non sono preparate a eseguire adeguate manovre di primo soccorso".
"Ecco perché la diffusione delle manovre salvavita deve essere capillare, soprattutto tra le persone che lavorano a stretto contatto con i bambini o che li accudiscono: genitori, nonni, insegnanti, educatori, operatori del terzo settore, personale operante nel mondo sanitario e sociosanitario. In caso di ostruzione totale, va tenuto ben presente che un bambino perde coscienza in 25 secondi circa: conoscere ed eseguire le manovre corrette senza troppe esitazioni è di vitale importanza. La stessa prontezza e capacità d’intervento deve esserci anche per i soggetti adulti, per i quali la manovra da effettuare è differente rispetto ai casi pediatrici".
"Nel vitale comparto del primo soccorso, poi, ravviso anche la necessità sempre più impellente di gettare le basi per una corretta formazione nell'uso dei defibrillatori per contrastare l'arresto cardiaco, purtroppo sempre più diffusi nei luoghi di aggregazione, nelle scuole e nelle palestre, per i quali serve una formazione minima al fine di utilizzarli in sicurezza per se stessi e il soggetto trattato".
"In conclusione, la mancanza di competenze può essere oltremodo dannosa se non mortale: un "vuoto formativo" inaccettabile che va arginato promuovendo progetti di diffusione delle manovre salvavita fra tutta la popolazione. Con questa proposta, alla quale hanno lavorato in maniera trasversale tutte le forze politiche, intendiamo dunque impegnare Regione Liguria e le ASL affinché identifichino, promuovano e attuino progetti di prevenzione e tutela della salute. Il principale obiettivo deve essere quello di ridurre i casi di danni alla salute o decesso dovuti a soffocamento o infarto, contribuendo contestualmente al diffondersi della cultura stessa di prevenzione", conclude Melis.
La proposta, confluita in un testo unificato frutto della proficua collaborazione con il consigliere regionale Rosso, sarà votata la settimana prossima in Consiglio e diverrà legge.