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lavocedigenova.it | 05 dicembre 2018, 08:00

Quando l’arte contamina la musica, Emilya ndME: “Il mio progetto da solista che racconta di me”

Dal Jazz alla musica elettronica fino al Rock: l’intervista alla cantante Lauretta Grechi Galeno, tra poco in uscita con il singolo “Snow” (VIDEO)

Quando l’arte contamina la musica, Emilya ndME: “Il mio progetto da solista che racconta di me”

“Emilya ndMe è la mia idea di Rock”. Si legge così nella sua biografia, breve ma intensa, che racchiude in poche righe l’essenza di un’artista che vuole lasciare un segno. Non tanto per la fama, non tanto per la gloria. Ma per non dimenticare.

“Non mi piace dimenticare e allora mi sforzo di descrivere le immagini dal punto di vista della luce e non dei miei occhi.” E di luce, i suoi occhi, ne emettono tanta; è facile osservarla, mentre racconta del suo percorso artistico, quella voglia ostinata di gridare - ma con delicatezza - “Ehi, tu! Ricordati di non dimenticare!” Perché per lei, il ricordo, assume un’importanza irrinunciabile e prioritaria, qualcosa per cui l’uomo è destinato - se non obbligato - a conservare dentro di sé, come un tesoro da cui attingere in qualsiasi momento della vita.

Lauretta Grechi Galeno è una cantante e musicista Jazz e Swing che ama sperimentare. Canta e suona diversi generi musicali, dal Pop al Rock, fino alla musica elettronica, ed è per questo motivo che nessuno di questi stili le appartiene veramente. Emilya ndMe, un gioco di parole per ricordare la madre - scomparsa quasi 10 anni fa - è il suo modo per renderle omaggio e portarla con sé nel viaggio forse più bello e introspettivo di tutti: quello all’interno della sua musica.

Un viaggio che è iniziato da molto piccola quando, sedendo davanti ad una scrivania vuota, fingeva di suonarla come un pianoforte vero. Un viaggio alla scoperta di quelle note che rimbombavano dalla radio ai soffitti di casa, riempiendo le stanze di gioia e spensieratezza. “Credo di aver fatto impazzire tutta la famiglia: consumavo radio, stereo, cd, dischi. Chiamavo tutti i giorni la radio locale per far passare il mio pezzo preferito del momento”.

Dopo aver studiato chitarra classica fino ai 19 anni e canto Pop - racconta - “Ho iniziato a volermi cimentare in qualcosa di diverso e mi sono iscritta alla scuola di Jazz del Louisiana Jazz Club di Genova che mi ha dato la possibilità di aprire la mente e acquisire la capacità di sperimentare muovendomi tra le melodie in modo più libero”. Ma Emilya ndMe non è solo Jazz e Swing. Arrivano presto, infatti, anche collaborazioni con band e sperimentazioni nell’ambito rock ed elettronico: tutte esperienze che alimentano quella curiosità sempre viva che rende effervescente il suo rapporto con la musica.

Una giovane artista affascinata da generi anche diametralmente opposti, ma soprattutto influenzata dall’arte in tutte le sue molteplici forme. “Amo contaminare e sperimentare e per farlo prendo spunto da tutto ciò che è arte. Amo la natura e gli animali, la fotografia, l’arte pittorica come quella di Hokusai e l’arte scultorea classica come Amore e Psiche di Canova. Ho sempre frequentato con gioia i musei e le gallerie d’arte: da queste ho imparato a visualizzare i miei pensieri, ho imparato a immaginare”.

A breve uscirà il suo primo singolo da solista intitolato “Snow”. Il brano, che sarà accompagnato da un videoclip, racconta, attraverso la descrizione di alcune personalissime immagini, il momento in cui l’artista ha detto addio alla madre. Una canzone intima che parla di attimi e sensazioni contrastanti che la giovane ha dovuto affrontare e che l’hanno segnata nel profondo ma anche profondamente cambiata.

 

Giovanna Ghiglione

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