Da martedì 11 dicembre al Teatro Duse va in scena Finale di partita di Samuel Beckett.
Protagonisti per la prima volta di questa pièce, sono due straordinari interpreti beckettiani: Glauco Mauri (classe 1930), uno dei grandi protagonisti del teatro italiano e Roberto Sturno. Insieme a loro, Marcella Favilla e Mauro Mandolini diretti da Andrea Baracco.
Finale di partita, scritta dal premio Nobel nel 1956, è considerata forse l’opera più emblematica per raccontare le ansie e le paure dell’Europa del secondo dopoguerra. Ma questo atto unico, scritto alcuni anno dopo Aspettando Godot, non è solo la rappresentazione distopica e crepuscolare del mondo dopo una catastrofe: nonostante l’onnipresente desolazione, questa è una commedia ed i personaggi sono disincantati ma brillanti, amareggiati ma arguti e tremendamente ironici. In scena assistiamo ad un giorno nella vita di una famiglia atipica formata da Hamm, patriarca pressoché inerme e ipovedente; Clov, che, un po’ servitore e un po’ figlio adottivo, si occupa di lui da quando è bambino. A condividere con loro un rifugio post-atomico che pare sospeso tra la terra e il mare ci sono anche i genitori di Hamm, relegati in bidoni per la spazzatura, dai quali emergono di tanto in tanto come ricordi, sogni o incubi. Le loro esistenze sono scandite da assurdi rituali, mentre tutti insieme attendono il gran finale di partita.
Finale di partita è in scena al Teatro Duse fino a domenica 16 dicembre.
Inizio spettacoli ore 20.30, giovedì ore 19.30. Domenica ore 16.
Info e biglietti su www.teatronazionalegenova.it
Mercoledì 12 dicembre alle ore 17.30, nel foyer della Corte, Glauco Mauri incontra il pubblico. Conduce Umberto Basevi. Ingresso libero.