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Innovazione | 04 dicembre 2018, 08:00

"Twin": l'esoscheletro smontabile di IIT renderà i disabili autonomi

Dopo Hannes, la mano bionica, ecco uscire dal Rehab Tecnologies Lab di IIT Twin, il primo esoscheletro smontabile. A spiegarci come funziona, il ricercatore Matteo Laffranchi (VIDEO)

"Twin": l'esoscheletro smontabile di IIT renderà i disabili autonomi

Dalla mano bionica all'esoscheletro smontabile il passo è breve. Anche perché provengono entrambi dall'Istituto Italiano di Tecnologia. Pochi giorni fa abbiamo annunciato, infatti, che Hannes, la protesi bionica del Rehab Technologies Lab di Iit e del Centro Portesi Inail di Budrio, ha vinto il Premio per l'innovazione ADI Design Index 2018, e adesso presentiamo il primo esoscheletro completamente smontabile e trasportabile.

Si chiama Twin (“gemello”) e ha l’obiettivo di diventare un dispositivo personale che consente a pazienti mielolesi di deambulare autonomamente, grazie a una progettazione e un design che ne enfatizzano la facilità d’uso, l’indossabilità, e la trasportabilità.

Se prima, infatti, un ostacolo era costituito dalla difficoltà di poter trasportare e indossare da senza l’aiuto di nessuno il dispositivo, con Twin ogni parte diventa facilmente smontabile e ricomponibile. Questo è estremamente importante per i pazienti, in quanto significa poter riavere l’autonomia perduta.

La batteria di Twin ha una duratura di 4 ore, il che significa che chi indossa l’esoscheletro può alternare alla carrozzina la camminata.

Il dispositivo, che è in fase di sviluppo, ha come target principale l’utilizzo su pazienti paraplegici, tuttavia, sono in corso adattamenti alla macchina che ne permetteranno l’utilizzo in applicazioni riabilitative su pazienti neurologici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Medea Garrone

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